Prendere in mano una cascina a Milano? Ecco i bandi del Comune
Pubblicati i primi bandi del Comune per il progetto di recupero di 2 delle 16 cascine pubbliche milanesi, avviato con l'Associazione Cascine Milano. Si parte con la cascina San Bernardo e alcune porzioni di cascina Monluè. Funzioni pubbliche qualificanti, private che generino reddito e poi soldi (con prestiti agevolati) per ristrutturarle, tra i requisiti. Il Comune concede un diritto di superficie
11 November, 2013
Prendere in mano una cascina a Milano, con il progetto di farla rivivere e recuperarla allo storico patrimonio agricolo della città, magari con un'attività che funzioni e possa essere stimolata dall'imminente evento Expo, dedicato al cibo e all'agricoltura.
Ora i bandi ci sono e si parte con la cascina San Bernardo, di via Sant'Arialdo 33, tra Milano sud e San Donato, in zona Abbazia di Chiaravalle, e alcune porzioni della più famosa cascina Monluè, di via Monluè 70, tra la tangenziale est e l'aeroporto di Linate.
Cascina San Bernardo è situata al centro del Parco della Vettabbia, all’interno del Parco Agricolo Sud, in Zona 4 e risale ai primi anni del Novecento.
Cascina Monluè fa invece parte dello storico complesso agricolo-abbaziale di Monluè, che risale addirittura al 1200 e venne costruito dall’Ordine degli Umiliati. La cascina si trova vicino al fiume Lambro e fino agli anni '30 il territorio intorno era ancora totalmente agricolo, con la rete di canali e tracciati tipica del territorio rurale milanese.
I bandi prevedono la concessione delle cascine in diritto di superficie e le proposte dovranno giungere agli uffici comunali entro il 20 febbraio 2014.
E' da mesi che si attendevano i primi bandi pubblici di aggiudicazione, dopo che si era partiti con le manifestazioni d'interesse chieste ai privati, singolarmente o in associazione, per capire quali potessero essere i criteri migliori di aggiudicazione da introdurre e vagliare la potenzialità progettuale di chi aveva partecipato alla prima fase.
Le funzioni di carattere pubblico dovranno essere qualificanti. Il bando richiama in merito il P.G.T. di Milano, che riconosca come “servizi” qualificanti attività quali: il co-housing sociale, i servizi sociali, le fattorie didattiche, gli ostelli, gli incubatori di imprese, le sedi espositive e location culturali, l’artigianato di servizio, i mercati di prodotti ortofrutticoli.
Le funzioni private dovranno essere capaci di generare reddito e di garantire la sostenibilità economica del recupero e del mantenimento della Cascina. In ogni caso, nell’individuazione delle funzioni – sia pubbliche, sia private – l’offerta dovrà conformarsi con quelle già autorizzate dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici, ai sensi della quale le stesse funzioni dovranno essere individuate tra: “attività agricole in senso lato, residenza, attività socio- culturali e didattiche, attività artigianali tradizionali delle aree rurali, attività di somministrazione e vendita di prodotti della filiera territoriale”.
Sul sito dell'Associazione Cascine Milano, il link con i due bandi del Comune di Milano.