Rifiuti, blitz sotto l'ufficio del Commissario Sottile
Alcuni manifestanti hanno portato sacchi della spazzatura in via Cavour 6 a Roma sotto l'ufficio del Commissario Goffredo Sottile per dire "No all'emergenza rifiuti"
14 November, 2013
“Gestione emergenziale? Ci rifiutiamo!”. Con questo striscione e con sacchi della spazzatura un gruppo di attivisti dei comitati e delle realtà sociali impegnate contro discariche e inceneritori nel Lazio, ha manifestato la mattina del 14 novembre a Roma sotto gli uffici del Commissario Speciale all'emergenza rifiuti romana Goffredo Sottile.
Il Commissario ha incontrato una delegazione di attivisti: “Abbiamo espresso le nostre riserve rispetto al modello di gestione emergenziale dei rifiuti, caratterizzato dall'accentramento di poteri e dalla possibilità di derogare per decreto alle normative vigenti in tema di rifiuti, bypassando ogni procedura di partecipazione cittadina” si legge nel comunicato”, si legge nel comunicato stampa diffuso dai manifestanti. Ma Sottile, che avrebbe confermato che Falcognana e Cupinoro rimangono possibilità aperte in caso di ulteriore emergenza, secondo gli attivisti “si è dimostrato indisponibile” a predisporre il coinvolgimento delle comunità locali nelle decisioni relative alle politiche di gestione dei rifiuti.
Come riferiscono gli attivisti, Sottile avrebbe dichiarato: “Io ho chiuso Malagrotta, dovreste ringraziarmi anziché essere ingrati perché sono una brava persona, oltre che un po' ambientalista. Prima che assumessi l'incarico a Roma i rifiuti venivano smaltiti tal quale, adesso invece vengono trattati. Ho risolto il problema nell'unico modo possibile al momento: portare il rifiuto trattato fuori regione”.