Ciclismo urbano, il X Municipio chiede le rastrelliere condominiali
Troppi limiti, pochi incentivi, ma a Roma qualcosa inizia a muoversi
21 November, 2013
di Matteo Nardi
Andare in bici per Roma non è facile: salite, discese, macchine in doppia fila, autisti nervosi e chi più ne ha più ne metta. Anche quando si trova il coraggio, per motivi ecologici o per necessità, restano sempre le incognite "e ora dove la lascio?", "basterà la catena che ho?", "e se me la rubano?".
Questo è vero in ogni città d'Italia ma lo è ancora di più a Roma dove le biciclette ancora non posso essere parcheggiate neanche nei condomini. La pratica, che contrasta sia l'attuale Regolamento Edilizio sia quello di Igiene è già storia passata in città come Milano e Torino dove le rastrelliere condominiali sono da tempo un diritto.
Sembra tuttavia che anche a Roma qualcosa si stia muovendo. Il X municipio ha infatti chiesto ufficialmente all’amministrazione comunale di ampliare il Regolamento generale edilizio e permettere di parcheggiare le biciclette in tutti i condomini o uffici.
"Più biciclette in circolazione vuol dire meno traffico, meno smog, meno stress", ha dichiarato Giovanni Zannola Presidente Commissione Servizi Sociali e Sport X Municipio. " In altre parole, un miglioramento della qualità della vita per i ciclisti e, più in generale, per tutta la cittadinanza" .
Il provvedimento, qualora diventasse effettivo, costituirebbe un eccezionale passo in avanti per la mobilità sostenibile della capitale che andrebbe ad aggiungersi al progetto di ampliare le fasce orarie in cui sia consentito salire in metro con la bicicletta (ne parlavamo qui).