Dopo lo sciopero record ecco l’accordo per il trasporto pubblico a Genova
Dopo cinque giorni di sciopero trovato l'accordo tra Amt, Regione Liguria Comune e sindacati. Amt rimarrà una società pubblica. La Regione si impegna a finanziare l’acquisto di 15 nuovi mezzi e di altre 200 vetture nel quadriennio 2014-2017 , sfruttando i finanziamenti provenienti da fondi europei e nazionali. Per ripianare il disavanzo di Amt che ammonta a 8,3 milioni di euro, il Comune si è impegnato a ricapitalizzare l’azienda con un investimento di 4,3 milioni
23 November, 2013
Tornano a circolare i mezzi pubblici a Genova. Nel pomeriggio di sabato 23 novembre è ripreso il servizio di Amt, decretando così la fine dello sciopero record dei lavoratori dell’azienda durato ben cinque giorni. Poco dopo le 15.30 hanno ripreso il servizio sei autobus, a partire da quello della linea 470 che fa servizio sulle alture della Valbisagno. L’accordo per cessare lo sciopero è stato approvato verso le 13.30 alla sala Chiamata del porto, dove i lavoratori erano riuniti dal mattino. Grande tensione in assemblea durante il voto, quando una buona parte dei contrari ha urlato contro i colleghi.
Nell'accordo tra Amt, Comune di Genova, Regione Liguria e Organizzazioni sindacali si ribadisce che Amt rimarrà una società pubblica. "Il combinato disposto dalla legge nazionale 422/97 e la legge regionale 33/2013 - si legge nel documento - ha reso possibile dare vita ad un forte piano di riorganizzazione e rilancio del sistema di trasporto pubblico attraverso la creazione di un'agenzia che sarà pienamente operativa nella primavera del 2014. E' questo l'appuntamento al quale arrivare con una Amt più efficiente e forte che rimarrà comunque pubblica". "Al fine di portare l'azienda all'appuntamento della gara per l'affidamento dei servizi nel bacino unico regionale, che rimane l'unica prospettiva strategica di sviluppo del servizio di trasporto pubblico in Liguria - prosegue il documento - è necessario mettere in atto misure di rafforzamento e razionalizzazione aziendale su più fronti. In primo luogo deve essere irrobustito l'investimento nel parco mezzi". Su questo punto la Regione si è impegnata a costituire e rendere operativa l'Agenzia regionale e a reperire fondi europei per il rinnovo del parco mezzi circolante. "Attraverso questo maggiore investimento nel parco mezzi - è spiegato nel documento - si otterrà l'obiettivo di un miglioramento del servizio e di una consistente diminuzione degli oneri a carico dell'azienda per l'attività di manutenzione". Per quanto riguarda il disavanzo previsto dal conto economico previsionale 2014 ammontante a circa 8,3 mln, "l'azienda e il comune reperiranno le risorse per 4,3 mln". "In tale processo - si legge ancora - il Comune e l'azienda si impegnano, unitamente ad altre azioni, a verificare la possibilità di ricostituire il capitale sociale attraverso diverse misure". I rimanenti 4 mln saranno ottenuti, attraverso opportune intese con le organizzazioni sindacali e a tal proposito verrà attivato un tavolo di confronto che dovrà produrre l'articolazione della proposta.