Veleni, un 2005 da record. Sotto accusa i troppi diesel
Il Comune: da gennaio già 85 giorni fuori legge - da Repubblica del 22.09.2005
22 September, 2005
<b>Il rapporto: la qualità dell´aria torna a peggiorare
Zampaglione: le domeniche a piedi non servono a nulla
Sandro De Riccardis</b>
L´aria a Milano peggiora. Lo riconosce anche l´assessore comunale all´Ambiente Domenico Zampaglione, che dopo aver commentato ieri i dati sulla qualità dell´aria nel biennio 2003-2004, migliori rispetto a quelli del biennio precedente, ammette: «I primi otto mesi del 2005 evidenziano un peggioramento, una situazione simile a quella pessima del 2002». E mentre decine di comuni italiani (ma non Milano) oggi si fermano per dire no al traffico, Zampaglione attacca le domeniche a piedi: «Ci saranno tra novembre e dicembre. Ma si tratta di interventi estemporanei, con ricadute modeste sui livelli di smog, Tutt´al più tengono viva l´attenzione dei cittadini». Intanto l´aria in città peggiora. I dati dell´Arpa, l´Agenzia regionale per la protezione dell´ambiente, parlano chiaro. Nei primi nove mesi del 2005, la soglia di allarme del Pm10 (50 microgrammi per metro cubo) è stata superata in 85 giorni alla centralina di via Juvara e in 80 giorni a quella di via Verziere. L´anno scorso a Juvara le giornate oltre i limiti erano state 98. Nel 2003 115, nel 2002 addirittura 126. Quest´anno è facile prevedere che da qui a dicembre le giornate col Pm10 oltre i limiti possano avvicinarsi o superare quelle del 2002. Per Zampaglione, alla base del peggioramento, ci sarebbe «la scarsità di pioggia e di vento nei primi mesi dell´anno, e l´aumento dei consumi energetici: del 6,6% quelli di energia, del 3% di gasolio per i trasporti». Ma soprattutto, c´è stata una moltiplicazione dei veicoli diesel, molto più inquinanti rispetto a quelli a benzina. Dal 1999 al 2004, in Lombardia il parco macchine è cresciuto del 4%. I motori a benzina sono diminuiti dell´11%, i diesel sono aumentati del 18%. Nel 2003, i primi hanno causato solo l´1% di polveri sottili, i secondi oltre il 17%. «Un diesel inquina venti, trenta volte di più di un´auto a benzina. Il diesel fa risparmiare, garantisce macchine più silenziose, ma produce particelle ultra-sottili che penetrano più in profondità nei nostri polmoni e non vengono più espulse. Per questo i diesel Euro4 potranno circolare solo con uno speciale filtro, che riesce a ridurre notevolmente i livelli di emissione di polveri sottili». Tra gli interventi che il Comune - insieme con la Regione - sta preparando, la sostituzione delle caldaie più vecchie con il coinvolgimento di banche per garantire pagamenti agevolati, la classificazione dei veicoli di trasporto merci, e un nuovo sistema di controllo del traffico per individuare velocemente i veicoli più inquinanti. «Il problema dell´inquinamento - dice Zampaglione - è una vera e propria "questione settentrionale" che richiede un piano di intervento e finanziamenti a livello europeo. Noi operiamo su un´area di 180 chilometri quadrati, la macchia che ci soffoca è 400 volte più estesa e riguarda diciotto milioni di abitanti». Per questo Zampaglione considera inutile la chiusura del centro. «Se dovessimo impedire la circolazione, faremmo un favore solo ai residenti, ma i livelli d´inquinamento resterebbero immutati».
Per i Verdi le parole di Zampaglione sono «sono sconcertanti. Non è possibile imputare lo sforamento delle soglie né al clima, né alla posizione geografica di Milano. Dopo nove anni di governo, dovrebbe consegnare un bilancio delle politiche messe in campo contro l´inquinamento, non accampare scuse per coprire i propri fallimenti», scrivono Carlo Monguzzi, Maurizio Baruffi e Andrea Gaiardelli. E l´associazione Chiamamilano, che monitora tutto l´anno lo stato dell´aria in città, contesta i dati del Comune per il biennio 2002-2004. «Quelli registrati dalle nostre rilevazioni sono assai più preoccupanti sia per le concentrazioni registrate, che per il numero di giorni oltre la soglia».