Nicastro, Ilva: «Aspettiamo che decreto farà il Governo»
«Diffidare la famiglia Riva a mettere a disposizione le risorse economiche per l'adeguamento alle prescrizioni dell'Aia - ha dichiarato l'assessore Lorenzo Nicastro - è un fatto di puro buon senso» sebbene si sia utilizzata la decretazione d'urgenza per intraprendere un percorso di questo genere. Non consultata la Regione
03 December, 2013
«Diffidare la famiglia Riva a mettere a disposizione le risorse economiche per l'adeguamento alle prescrizioni dell'Aia è un fatto di puro buon senso ed è un fatto singolare che, nel nostro paese, si debba ricorrere alla decretazione d'urgenza, costituzionalmente destinata a regolare situazioni di emergenza, per intraprendere un percorso di questo genere. Aspettiamo di conoscere nel dettaglio il decreto varato oggi dal Consiglio dei Ministri prima di esprimere una compiuta valutazione dal momento che, dispiace rilevarlo, nella fase preparatoria del testo la Regione non è stata neppure consultata». A dichiararlo l'Assessore alla Qualità dell'Ambiente della Puglia Lorenzo Nicastro.
«Sino ad oggi quando si è parlato di Ilva lo strumento del decreto d'urgenza ha sempre fatto prevalere la logica della produzione rispetto alle ragioni dell'ambiente e della salute. Non sarebbe la prima volta nella vicenda che riguarda l'Ilva che le necessità e le urgenze si ridimensionino velocemente tanto da sparire dalle priorità a suon di decreti. Penso all'iniziale inserimento delle discariche come BAT (Best Avaible Technologies), alla valutazione del danno sanitario mutuato dalla nostra legge regionale, all'istituzione della figura del Garante per l'Aia; tutti elementi introdotti con decretazione d'urgenza prima e poi ritirati, stesso mezzo, qualche mese dopo. Speriamo che questa volta, il decreto anteponga la matrice ambientale e il diritto alla salute, quindi la necessità di rivoluzionare gli impianti del siderurgico per invertire la tendenza e cambiare il passo, rispetto alle esigenze della produzione».