I Bike sharing migliori del mondo: Barcellona, Lione e Città del Messico
In quali città il bike sharing è penetrato meglio nella mobilità quotidiana? Ha provato a rispondere l'Institute for transportation and development policy di New York, con uno studio appena presentato al pubblico su 400 città di 5 continenti | Il testo integrale
09 December, 2013
Sarebbero Barcellona, Lione, Città del Messico, Montreal, New York (nonostante sia appena nato...), Parigi e Rio de Janeiro le città che possono vantare il più alto tasso di penetrazione del sistema di bike-sharing nella mobilità urbana di tutti i giorni.
A sostenerlo, uno studio condotto dall'Institute for transportation and development policy (Itdp) di New York, che ha incluso 400 città di 5 continenti dove sono già stati messi in pratica sistemi per implementare la condivisione delle biciclette. (NdR: in realtà i dati messi a disposizione interessano solo una trentina di città; 400 è il numero delle città che hanno adottato un sistema di condivisione delle biciclette, secondo le stime dell'Istituto).
Lo studio è incluso nella prima guida "The bike share planning guide", edita dall'Itdp, contenente le best-practices adottate nelle città che offrono questo tipo di servizio ai cittadini. Vengono presi in considerazione diversi parametri, dalla lunghezza della rete, al numero di veicoli a disposizione, alla comunicazione del servizio fino all'analisi di alcuni problemi specifici che riguardano la normativa nazionale. Per esempio, il casco: a Bogotà e a Melbourne è obbligatorio. Il che crea notevoli difficoltà: la riluttanza a indossare il casco - e i dubbi sulla sua effettiva utilità sono ormai noti (Per un riassunto si veda qui) - e la oggettiva scomodità nel doverselo portare dietro tutto il giorno, allontanano molti otenziali utenti. Così come la possibilità, ventilata e poi esclusa, di dotare ogni bicicletta del servizio di un casco da riconsegnare assieme alla bici. Peccato che, comprensibilmente, l'idea di infilarsi in testa un casco già usato da centinaia di altri ciclisti, non abbia entusiasmato nessuno.
Secondo lo studio il bike sharing risolve in particolare il problema dell'ultimo miglio da percorrere senza auto per chi arriva in città in treno o con gli autobus e deve raggiungere il luogo di lavoro. E' un servizio rapido, ideale per viaggi brevi e c'è enormemente bisogno nelle città, spiegano gli autori della nuova guida. "Un sistema ideale per migliorare lo stato dell'ambiente e ridurre il numero di miglia percorsi in automobile - spiega Colin Hughes, direttore del National policy and project evaluation dell' Itdp. "Ad esempio i 22.000 membri del car sharing di Washington hanno ridotto il numero di miglia fatti in auto di 4,4 milioni all'anno e molti studi dimostrano che 20 minuti di bicicletta al giorno hanno un impatto significativo sulla salute mentale e fisica".
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