Riciclatori di plastica europei plaudono alla raccolta differenziata
Un gruppo di riciclatori di plastica europei rappresentati da Plastics Recyclers Europe, plaude all’iniziativa di costituire in Italia un consorzio per la gestione dei rifiuti compostabili, inclusi gli imballaggi plastici aventi tale caratteristica
09 December, 2013
Alcuni riciclatori di plastica europei, rappresentati da Plastics Recyclers Europe, plaudono all’iniziativa di costituire in Italia un consorzio per la gestione dei rifiuti compostabili, inclusi gli imballaggi plastici aventi tale caratteristica.
"Come già espresso recentemente, l’orientamento e la raccomandazione dei riciclatori europei di materie plastiche è di gestire in modo separato i flussi di rifiuti in plastiche tradizionali da quelli in plastiche biodegradabili, in modo da poter evitare inquinamenti dei rispettivi materiali con conseguenti decadimenti qualitativi dei prodotti derivanti dal riciclo.
La nascita di questo consorzio consentirebbe da un lato di fare chiarezza sui rispettivi ambiti di lavoro a vantaggio sia della qualità del riciclo che dei suoi costi, dall’altro rappresenta uno spunto di riflessione sull’estrema opportunità di evolvere verso una pluralità di consorzi di gestione dei rifiuti di imballaggi plastici. Questo permetterebbe, al Sistema CONAI in Italia, di specializzare la gestione degli imballaggi in plastica che oggi vede un unico consorzio gestire materiali - diversi per modalità di utilizzo e di raccolta - quasi sempre tra loro incompatibili.
In un’ottica di nuovi e più elevati obiettivi comunitari che saranno basati principalmente sul reale riciclo in materia diventa importante individuare le forme più efficaci per massimizzare le percentuali di riciclo sulla raccolta al minor costo per il sistema. Invece la strategia di Co.Re.Pla. sempre più concentrata verso la promozione dell’incenerimento e di forme di recupero distruttive della materia plastica, quali ad esempio il progetto Corepla-Idealservice-VoestAlpine per il recupero delle frazioni eterogenee come agenti riducenti per acciaieria recentemente presentato ad Ecomondo, sembra andare nella direzione opposta ai futuri obiettivi europei".
Su quest'ultimo punto risponde Corepla:
"Il progetto Corepla-Idealservice-VoestAlpine vede protagonista il cd. Plasmix, in passato avviato a recupero energetico senza altre soluzioni di riciclo su scala industriale. Tale progetto NON sottrae quindi flussi di prodotti al riciclo tradizionale ma permette l’avvio a RICICLO di materiali precedentemente destinati al recupero energetico (la produzione e l'impiego di SRA è infatti per l'Unione Europea RICICLO, il cosiddetto Feedstock recycling). La corretta gestione delle fasi del recupero viene sensibilmente migliorata, riducendo le quantità avviate a recupero energetico ed incrementando quelle avviate a riciclo (per circa due terzi meccanico e circa un terzo riciclo chimico).
L'impiego di SRA in Acciaieria al posto del coke metallurgico è una tecnologia d'avanguardia sia da un punto di vista industriale e di processo e sia da un punto di vista ambientale, per la riduzione delle emissioni di CO2 e il forte abbattimento delle polveri, nell'acciaieria che lo usa. Il consolidarsi di tale attività ha permesso di ottenere risultati a costi non superiori a quelli del recupero energetico.
Al contrario di quanto affermato da EUPR il progetto risulta una concreta realtà di incremento dell’indice di riciclo, a costi competitivi con il recupero energetico e senza sottrazione alcuna di flussi al tradizionale riciclo meccanico. Il tutto senza ricorrere all’attivazione di ulteriori gestioni separate di raccolta con i relativi oneri aggiuntivi sia organizzativi che economici. Ferma quindi restando la necessità di un approfondimento in merito alla proposta di una gestione separata dei rifiuti di imballaggio in “bioplastica”, la polemica in merito al citato progetto risulta assolutamente fuori luogo e priva di qualsiasi fondamento".