Legambiente Puglia: «Raccolta differenziata ancora troppo bassa (18%)». Ciafani: «Rivedere incentivi»
Francesco Tarantini, Presidente di Legambiente Puglia: «Situazione desolante: solo 22 Comuni sopra la soglia del 40% di RD su 258. In Puglia la raccolta differenziata è ancora troppo bassa (18%). Sbagliata la proroga su legge ecotassa. Stefano Ciafani, vice presidente nazionale di Legambiente «Occorre rivedere il sistema degli incentivi»
10 December, 2013
Il Rapporto regionale di Legambiente "Comuni Ricicloni" che fotografa lo stato della raccolta differenziata in Puglia è stato presentato questa mattina, a Bari, da Francesco Tarantini, Presidente di Legambiente Puglia, alla presenza di Nichi Vendola, Presidente della Regione Puglia, Luigi Perrone, Presidente dell’Anci Puglia, Lorenzo Nicastro, Assessore alla Qualità dell’Ambiente della Regione Puglia, Nicola Giorgino, Sindaco di Andria, Walter Facciotto, Direttore Generale di CONAI e Stefano Ciafani, Vice Presidente Nazionale di Legambiente.
«La svolta non è dietro l’angolo – dichiara Francesco Tarantini, Presidente di Legambiente Puglia – Sì, perché nella nostra regione si registrano percentuali di raccolta differenziata ancora troppo basse, intorno al 18%. Questo anche a causa della continua proroga dell’entrata in vigore dell’ecotassa (L.R. 38/2011), che in altre regioni, come ad esempio Marche e Sardegna, ha portato ad un incremento annuale della differenziata di dieci punti percentuali. I Comuni virtuosi devono essere premiati economicamente e l’ennesima proroga dell’ecotassa al 2015 sarebbe un grave errore. La Puglia continua ad essere fra le regioni che continuano ad affidarsi alla discarica per smaltire la maggior parte dei propri rifiuti urbani (pari al 59%). A confermarlo pure il trend decisamente negativo dei Capoluoghi di Provincia – continua Tarantini – Ad eccezione del Comune di Andria, che da settembre 2012 ha avviato la raccolta differenziata porta a porta, raggiungendo percentuali in linea con gli obiettivi regionali e nazionali, la situazione resta desolante, con solo 22 Comuni sopra la soglia del 40% di RD. La dittatura delle discariche e dei termovalorizzatori in Puglia finirà solo quando le buone pratiche di raccolta differenziata saranno le protagoniste non solo in quattro città ma in tutti i 258 Comuni pugliesi».
«Per fare in modo che si possa ridurre e riciclare prima di tutto – conclude Stefano Ciafani, vice presidente nazionale di Legambiente – occorre infine rivedere il sistema degli incentivi: la discarica e il recupero energetico devono essere le due opzioni più costose, il riciclaggio e la prevenzione quelle più economiche. Solo così potremo rendere l’Italia “rifiuti free”, facendola diventare uno dei paesi capofila di quella società europea del riciclaggio ben delineata nella normativa comunitaria più recente».
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