EXPO 2015 e RIO 2016, strategia comune per la sostenibilità
Expo 2015 come grande occasione per lanciare un nuovo modello, esportabile in ambito internazionale, di sostenibilità ambientale per i grandi eventi, in vista delle Olimpiadi di Rio de Janeiro del 2016. L'incontro Expo 2015 Milano e Comitato Olimpico Rio si è tenuto al Politecnico, con il sostegno del Ministero dell'Ambiente
19 December, 2013
di Aglaia Zannetti
L’ambizioso obiettivo della collaborazione tra Expo 2015, Comitato Olimpico Rio2016 e Ministero dell’Ambiente, è stato presentato alla stampa il 17 dicembre, presso l’Aula Magna del Politecnico di Milano, anch’esso partner del progetto; presenti il Rettore del Politecnico, Giovanni Azzone, la Dott.ssa Gloria Zavatta, Responsabile Sostenibilità Expo 2015, Massimiliano Atelli, Capo della Segreteria Tecnica del Ministero dell’Ambiente (in rappresentanza del Ministro dell’Ambiente Andrea Orlando, assente per impegni istituzionali) Corrado Clini, Direttore Generale per lo Sviluppo Sostenibile del Ministero dell’Ambiente, Tania Braga e Denise M.Rambaldi, rispettivamente Responsabile della Sostenibilità del Comitato dei Giochi Olimpici e Paraolimpici di Rio2016, e Vice Presidente dell’Agenzia Statale per l’Ambiente di Rio.
Un incontro d’apertura del workshop internazionale di due giorni, dedicato al tema della sostenibilità per i grandi eventi, per definire temi quali le metodologie di calcolo dell’impronta di carbonio, le misure di compensazione e mitigazione delle emissioni nocive e la progettazione sostenibile delle strutture temporanee che dovranno essere realizzate per ospitare l’Esposizione.
Una sfida tutta da vivere per Milano, che dovrà attrezzarsi per accogliere i 20 milioni di visitatori previsti nei 6 mesi della durata di Expo, gestendo e limitando l’impatto ambientale della manifestazione e ricercando soluzioni al problema della gestione dei rifiuti (con un piano che prevede stretti controlli sulla raccolta differenziata e utilizzo di materiali biodegradabili e compostabili) della mobilità (con la creazione di parcheggi remoti, installazione di 100 colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici, approvvigionamento notturno delle merci, riorganizzazione dei mezzi di trasporto pubblico) nonché della ricettività delle strutture alberghiere.
La città dovrà quindi rispondere a questo modello di sostenibilità che, ha spiegato Gloria Zavatta, costituirà la premessa per le nuove soluzioni di quella che è stata definita la “Smart City”. Sostenibilità, gestione dei rifiuti, social legacy, innovazione, responsabilità sociale: queste alcune delle parole chiave per Expo 2015, come ha sottolineato anche Corrado Clini.
Di “intenti comuni” parla anche la Responsabile per la Sostenibilità di Rio2016, Tania Braga, sottolineando la necessità di guardare oltre l’evento in sé : “I grandi eventi costituiscono un potente microfono per la comunicazione che va usato al meglio” ha detto , e sono dunque un’occasione preziosa di coinvolgimento della comunità locale senza la quale, come ha spiegato Denise Rambaldi, un progetto di così ampio respiro non potrebbe realizzarsi. Il tutto nell’ottica di un importante cambiamento di mentalità nell’approccio al tema della protezione dell’ambiente che, nel caso specifico del Brasile, significa nuove piantumazioni per far fronte all’emergenza deforestazione già in atto, in un territorio segnato da un equilibrio precario.
Rendere ambientalmente sostenibile l’esposizione di Milano per farne un modello, elaborando una metodologia di calcolo dell’impronta di carbonio dei grandi eventi, esportabile in ambito internazionale, è quindi la scommessa su cui punta la collaborazione tra Ministero dell’Ambiente, Politecnico di Milano, Expo 2015 e Comitato Olimpico Rio 2016. Ma non si parte da zero: il percorso era già iniziato con il protocollo d’intesa sull’International Center Food and Environment Security firmato il 21 febbraio scorso da ministero dell’Ambiente ed Expo 2015: l’intesa prevede l’elaborazione delle metodologie per il calcolo dell’impronta di carbonio (l’impatto in termini di gas serra prodotti) e l’individuazione delle misure di compensazione delle emissioni prodotte da Expo 2015, in collaborazione con il Politecnico di Milano.