Per "In bici a scuola" ringraziamo soprattutto Critical Mass
Primo Natale per i gruppi spontanei di genitori e scolari che hanno lanciato a Milano l'iniziativa di "In bici a scuola". Intervista a Katiuscia Mariani, una delle mamme promotrici tra le scuole primarie milanesi, che ci parla del ruolo di Critical Mass e di come Milano potrebbe aiutare di più i bambini e la mobilità ciclistica
19 December, 2013
Katiuscia, ci puoi raccontare meglio come e quando è nata l'iniziativa di "In bici a scuola" a Milano?
La prima mamma che si è fatta viva con questa idea è stata Laura Farinello, della scuola G. Mattei di Gorla, zona viale Monza. Stufa di non potere accompagnare in sicurezza i bambini a scuola in bicicletta, ha chiesto aiuto e consiglio ai ragazzi di Critical Mass, su facebook.
L'idea e le adesioni sono cresciute sui social network e la data d'esordio dell"In bici a scuola" milanese è stata il 4 ottobre, con l'autorganizzazione della primaria di via Bergognone, in zona Solari. Ora sulla nostra pagina facebook abbiamo raggiunto 1500 seguaci.
Quante sono le scuole coinvolte al momento?
Al Bike to School Day del 29 novembre scorso hanno aderito più di 10 scuole. Alcune al momento riescono ad organizzarsi una sola volta la settimana, altre lo fanno più volte, come le primarie di Sant'Orsola, Gattamelata, Bergognone, Gorla, Ariberto ....
Scuole e presidi si sono fatti coinvolgere da quest'iniziativa o la spinta resta solo dei genitori?
La preside della scuola di via Bergognone si è dimostrata particolarmente sensibile e il 28 novembre ha concesso l'accesso posticipato ai ragazzi delle medie, per permettere anche a loro di unirsi alle iniziative. Abbiamo cercato di coinvolgere molto gli studenti delle medie: con il nostro esempio delle biciclettate dei genitori con i bambini delle elementari, molti delle medie stanno venendo a scuola in bici e, naturalmente, da soli.
Qual è stato il ruolo di Critical Mass in questa iniziativa?
Importantissimo, i ragazzi di Critical Mass hanno risposto subito a questa nostra richiesta e ci hanno appoggiato e soprattutto scortato nei nostri primi tragitti nel momento più pericoloso e caotico del traffico automobilistico, alle 8 del mattino. Vengono in tanti a pedalare con noi e proteggono la comitiva, ci aiutano a passare ai semafori, sanno come gestire le colonna di ciclisti. Insomma, fanno un po' da Vigili ....
Avete avuto appoggio o aiuti anche da parte del Comune?
Quando il Comune ha visto che questo moto spontaneo prendeva piede, ci ha contattato, ma al momento non vediamo come possa aiutarci, anche perché l'Amministrazione ha bisogno dei suoi tempi per mettere in piedi queste cose. I 2/3 mesi di aiuto da parte di Critical Mass hanno pesato più di un aiuto diretto del Comune, che comunque il 29 novembre, giorno del Bike to School Day, ci ha contattato e chiesto se avevamo bisogno di aiuto. Abbiamo risposto che una divulgazione dell'iniziativa ci avrebbe aiutato. Hanno emesso una circolare a tutti i Presidi invitando le scuole a partecipare il 29. Lo hanno fatto senza volersi mettere in mostra e ci hanno dato anche la scorta dei Vigili.
"A scuola in bici" è nato spontaneamente tra i genitori milanesi, grazie anche ai social network. Ma esprime problemi ed esigenze in parte ancora inascoltati a Milano. Quali sono?
Noi di "In bici a scuola" chiediamo che il Comune intervenga più drasticamente per tutelare la sicurezza di pedoni e ciclisti, e quindi dei bambini che vanno a scuola. A Milano c'è sicuramente un cambiamento in atto, ma che va ancora molto a rilento. Ti faccio qualche esempio delle nostre richieste:
1) avere dei semafori più rispettosi dei pedoni, spesso il tempo del verde è insufficiente e noi mamme ci ritroviamo a dover correre per attraversare le strisce pedonali;
2) i Vigili potrebbero essere molto più incisivi con le multe alle tante soste selvagge, che occupano gli spazi di chi si sposta a piedi o in bici:
3) poi c'è da promuovere in generale una mobilità più indipendente di bambini e ragazzini nelle nostre città, perchè in questo noi italiani siamo molto indietro, come abbiamo ricordato all'ultimo Cityech alla Fabbrica del vapore.
Come va il dialogo con quei genitori che persistono ad accompagnare e prendere i figli a scuola in macchina, magari lasciando i loro SUV in doppia fila ad intralciare il traffico?
Personalmente sono appunto per la via del dialogo e del buon esempio. Stiamo cercando di convincerli piano piano, proprio mostrando la nostra buona pratica dell'accompagnare i figli in bicicletta. E' un percorso lungo e faticoso, ma siamo sicuri di dimostrare che anche a Milano andare a scuola in bici non solo sia più civile ed intelligente, ma anche piacevole. Per i nostri figli innanzitutto, ma anche per noi genitori che li accompagniamo.
di Stefano D'Adda