“L’Olona entra in città”: un progetto per salvare il fiume e il suo ecosistema
Comune di Rho, Legambiente Lombardia e Fondazione Cariplo insieme per il ripristino della connettività lungo l’asta fluviale dell'Olona. Un bacino fluviale che negli ultimi decenni è stato devastato dall'urbanizzazione, ma che ha ancora una possibilità di sopravvivenza. Il progetto premiato al VIII Tavolo Nazionale dei Contratti di Fiume
08 January, 2014
di Aglaia Zannetti
Il progetto “L’Olona entra in città: ricostruzione del corridoio ecologico fluviale nel tessuto metropolitano denso", avviato dal Comune di Rho, in partnership con Legambiente Lombardia e Fondazione Cariplo, si pone l’ambizioso e complesso obiettivo della realizzazione di uno studio di fattibilità per la riconnessione ecologica del territorio dell’Olona alto milanese e il consolidamento del Plis (Parco Locale di Interesse Sovracomunale) del Basso Olona, andando ad individuare i varchi trasversali di accesso alle foreste pedemontane, al Parco Agricolo Sud, all’habitat del Ticino e, infine, alla città di Milano.
Il Parco del Basso Olona è situato nella porzione nord-occidentale della Provincia di Milano, nel contesto dell'alta pianura irrigua ed immediatamente a sud del canale Villoresi. E' un PLIS (Parchi Locali di Interesse Sovracomunale), riconosciuto con delibera Provinciale del 2010, tra i Comuni di Pogliano Milanese (MI), Pregnana milanese (MI), Rho (MI) capofila e Vanzago (MI). La superficie riconosciuta del Parco è di 260 ettari.
Allo studio sono dunque gli interventi utili per facilitare la connettività lungo l’asta fluviale dell'Olona, salvaguardando il variegato territorio che si estende lungo il corso del fiume che caparbiamente, e incredibilmente, resiste alle aggressioni urbanistiche, nonostante il 60% del suolo rivierasco sia totalmente urbanizzato: i vari centri abitati si fondono infatti in un'unica vasta città di circa 12 mila ettari, che viene ormai definita dagli studiosi del territorio con il nome di Olonia.
Tuttavia lungo il fiume Olona, nonostante il pessimo stato delle acque e delle sponde, vi è ancora un ricco e prezioso ecosistema che resiste: uccelli come il picchio verde, il picchio rosso maggiore, il martin pescatore, il gheppio e diverse specie animali quali la lepre, faina, il tasso, il pipistrello, abitano questi luoghi: una biodiversità fragile che il progetto avviato dal Comune di Rho mira a proteggere e valorizzare.
L’iniziativa, finanziata da Fondazione Cariplo, prevede la partecipazione anche dell’Università dell'Insubria, di Iridra srl, Istituto Oikos e Idrogea ed è stata premiata durante il VIII Tavolo Nazionale dei Contratti di Fiume (tenutosi a Firenze lo scorso 9 dicembre) con il riconoscimento di "aver avviato all’interno del Contratto di Fiume Olona un approccio metodologico fortemente strutturato per la costruzione di un prototipo di riqualificazione fluviale praticabile e riproponibile in contesti altamente urbanizzati”.
I Contratti di fiume sono strumenti di pianificazione territoriale rivolti alla riqualificazione dei bacini fluviali, nell'ambito di tutti gli aspetti paesistico-ambientali delle aree coinvolte: processi di natura idrogeologica e geomorfologica, di evoluzione degli ecosistemi naturali e antropici. Gli obiettivi dei Contratti di Fiume sono quindi: riduzione dell'inquinamento delle acque; riduzione del rischio idraulico; riqualificazione dei sistemi ambientali e paesistici e dei sistemi insediativi afferenti ai corridoi fluviali; condivisione delle informazioni e diffusione della cultura dell'acqua.
Il bacino idrografico Lambro-Seveso-Olona è stato individuato da Regione Lombardia come area prioritaria di intervento e ha portato alla sottoscrizione dei Contratti di Fiume Olona-Bozzente-Lura (2004), Fiume Seveso (2006) e Fiume Lambro (2012).
Un’operazione, quella dell'Olona, per il rilancio “in senso naturalistico del nostro territorio”, come ha sottolineato l’Assessore all’Ecologia di Rho, Gianluigi Forloni, che ha anche un significato e un senso culturale nell’ottica della preservazione e della fruizione di questi habitat nel rispetto delle caratteristiche del territorio, possibile solo attraverso una sinergia di progetti che investono la valle fluviale, una sfida che guarda anche allo scenario che si apre con Expo 2015.
Va aggiunto che, oltre al progetto Olona, Fondazione Cariplo è in prima linea da tempo nel finanziamento di numerosi progetti di salvaguardia ambientale, lungo tutto il bacino fluviale regionale Lambro-Seveso-Olona.