Smog: a Udine blocco diesel Euro 3 fino al 31 marzo
Blocco del traffico a Udine dal 7 gennaio al 31 marzo: dalle ore 16 alle ore 20 restano fuori dal ring cittadino le auto a benzina Euro 0 e 1 e i Diesel Euro 0, 1, 1 e 3. Il piano anti smog tornerà in vigore ogni anno dal 15 ottobre, con pausa natalizia tra il 7 dicembre e il 7 gennaio
09 January, 2014
Dopo la pausa prevista per le festività natalizie, è entrato in vigore il 7 gennaio il nuovo Piano di Azione Comunale per il contenimento dell'inquinamento atmosferico e la riduzione degli agenti inquinanti nell'aria. Il nuovo Pac, lo ricordiamo, sarà in vigore ogni anno dal 15 ottobre al 31 marzo, con una sospensione, per i soli veicoli, dal 7 dicembre al 7 gennaio, proprio per non interferire con le festività natalizie e la corsa ai regali tipica degli ultimi giorni dell'anno.
Limitazioni alla circolazione
Per quanto concerne la circolazione dei veicoli le limitazioni riguarderanno i soli mezzi più vecchi ed inquinanti, ovvero quelli a benzina euro 0 e 1, diesel 0, 1, 2 e 3 e ciclomotori e motoveicoli 0 e 1, e saranno attive dalle 16 alle 20 esclusivamente all'interno del ring cittadino e con l'esclusione, tra gli altri, dei residenti nell'area interessata al divieto. Il nuovo piano comunale sarà in vigore, come detto, ogni anno dal 15 ottobre al 31 marzo, con una pausa in occasione delle festività natalizie, ovvero dal 7 dicembre al 7 gennaio. In ogni caso l'accesso al centro storico sarà sempre e comunque garantito tramite l'utilizzo dei parcheggi Andreuzzi, Magrini, Moretti, via Caccia, via del Vascello e del Teatro. Nell'area all'interno delle Zone a Traffico Limitato e nelle aree pedonali, infine, il divieto di circolazione è esteso alla fascia oraria dalle 14 alle 16 per gli automezzi diesel per trasporto di merci omologati euro 0, 1,2 e 3.
Esenzioni e deroghe
Oltre ai residenti nell'area interessata dal divieto, sono esentate anche altre categorie di veicoli come, ad esempio, quelli a trazione elettrica, ibridi o alimentati a idrogeno, così come quelli a gpl o gas metano. Sono esclusi dal Pac anche i veicoli adibiti al trasporto pubblico, quelli al servizio degli invalidi, nonché quelli utilizzati da medici, infermieri e tecnici dell'ospedale che, per motivi d'urgenza, devono raggiungere le strutture sanitarie, quelli dei medici di base e veterinari. Godono della deroga anche i veicoli adibiti al trasporto merci che possiedano però alcuni requisiti tra cui il dimostrare l'effettiva necessità di accedere all'area vietata per effettuare operazioni di carico/scarico all'interno dell'area stessa.
Riscaldamento
Il Pac non riguarda solo la circolazione dei veicoli. Prevede infatti degli accorgimenti da adottare per ridurre l'inquinamento provocato dal riscaldamento degli edifici, che dovranno mantenere all'interno una temperatura massima di 20 gradi. In caso di sforamento dei valori limite di Pm10 segnalati dall'Arpa, inoltre, le temperature dovranno essere abbassate di 2 gradi centigradi (arrivando quindi a 18), ad eccezione gli edifici in categoria B o superiore in base all'attestato di qualificazione energetica, nonché gli edifici adibiti ad ospedali, cliniche o case di cura, scuole ed abitazioni in cui risiedono persone affette da malattie croniche. Gli enti pubblici dovranno individuare un responsabile del controllo delle temperature all'interno degli edifici in grado di intervenire in caso di sforamento dei livelli di Pm10. Capitolo a parte riguarda la legna da ardere e altri combustibili. I fornitori di legna, infatti, dovranno dimostrare, all'atto della consegna al cliente, una adeguata percentuale di umidità. Tasso, misurato attraverso un idrometro (in commercio a un costo che oscilla tra i 30 e i 60 euro), che è utile conoscere anche perché una legna umida produce meno calore e, soprattutto, contribuisce ad aumentare il peso della legna acquistata. Un modo per tutelare il consumatore rispetto alla qualità del prodotto. Chi utilizza impianti a biomasse legnose (ad esempio le stufe o i caminetti), inoltre, dovrà provvedere alla manutenzione periodica delle camere di combustione e delle canne fumarie. Controlli che, comunque, dovrebbero essere sempre effettuati per motivi di sicurezza. Un provvedimento che riguarderà anche i ristoratori che utilizzano forni a legna, i quali dovranno garantire la manutenzione periodica delle camere di combustione e delle canne fumarie.
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