Movida nel caos ma i parcheggi interrati a pagamento restano semivuoti
Che la movida torinese fosse fuori controllo è sotto gli occhi di tutti ma che a pochi metri dal caos e dal traffico impazzito i parcheggi interrati rimanessero semi vuoti è un fenomeno meno conosciuto e più paradossale. Un lettore ci mostra la situazione del parcheggio di Piazza Carlo Felice a mezzanotte di venerdì sera a pochi metri dalla bolgia di San Salvario
20 January, 2014
San Salvario di venerdì notte, fra le undici e l'una, è una baraonda. Una bolgia di persone, trambusti e odori ma soprattutto di auto incastrate, incuneate una sull'altra fra doppie file, marciapiedi, ciclabili o strisce pedonali. L'anarchia che caratterizza la movida è ben conosciuta dai residenti che intorno a comitati e coordinamenti hanno organizzato proteste che hanno avuto molto eco ma pochi esiti.
Per la maggior parte dei fruitori del divertimento notturno si tratta di una consuetudine: si parcheggia nello spazio più vicino possibile al locale di riferimento, facendo giusto attenzione a non bloccare la viabilità, con la consapevolezza ormai acquisita che civich e istituzioni chiuderanno entrambi gli occhi di fronte al divertimento di massa.
Tuttavia, a pochi metri dalla bolgia di San Salvario, il Parcheggio di Piazza Carlo Felice, aperto 24h su 24, è semivuoto. La fotografia, scattata da un nostro lettore, Gabriele, alle 11.30 di venerdì 17 gennaio, svela senza mezzi termini e senza trucchi, che la massa di avventori ha ben chiare le dinamiche che regolano il sistema movida: senza alcun controllo e senza applicare sanzioni vale la legge della giungla.
"La città (il parcheggio è di GTT, ndr) ci perde centinaia di migliaia di euro, i cittadini ci perdono la salute e il sonno, gli automobilisti onesti che scelgono i parcheggi interrati e pagano, come me, vengono presi in giro, il quartiere si degrada, si creano problemi enormi di sicurezza e viabilità (pensate ai disabili, a chi ha un passeggino e non può muoversi perché ogni cm è occupato da suv enormi). E' la vittoria dei tamarri. L'ennesima sconfitta della politica". E' il commento amaro del nostro lettore.
Chi frequenta il gruppo Torino Sostenibile sa che la denuncia di Gabriele si perderebbe in un mare di fotografie, polemiche, critiche e disapprovazioni più che mai accese.
Il dibattito, per ora unilaterale, continua.