Bike to School Torino: bambini in visibilio nonostante il traffico e la neve
Circa trenta bambini accompagnati dai rispettivi genitori e da una piccola troupe di attivisti, hanno affrontato neve, freddo e traffico sui pedali con il sorriso. Il Bike to School Torino di venerdì 31 gennaio è stato un successo
31 January, 2014
Di Fabio Zanchetta
Le neve, che a dire il vero ha smesso di scendere proprio alle 7.30, orario di partenza del Bike to School Torino, non ha fermato i trenta piccoli pedalatori che come pionieri, hanno aperto una via ancora sconosciuta alla maggior parte delle famiglie italiane.
L'allegra massa critica, a partenze scaglionate, la prima in Piazza Saluzzo alle 7.30, la seconda all'Arco del Valentino e la terza in Largo Montebello alle 8,00, ha pedalato per le vie di Torino divertendosi un mondo e raggiungendo le scuole di riferimento, la Manzoni-Rayneri, la Primaria “Fontana” e la materna “Bay” in perfetto orario. Allegri e rinfrancati dalla colazione offerta da Bike Breakfast e dai succhi di Yankuam & co
Gabriele del Carlo, vice presidente dell'associazione Bike Pride, co-organizzatore dell'evento e presente all'appuntamento con un grosso triciclo, esprime grossa soddisfazione per la pedalata mattutina: “Faceva freddo, nevicava, la strada non era delle migliori, eppure i bambini si sono divertiti un sacco. La bicicletta per loro è un momento di svago e collegare un momento necessario come la scuola, ad un divertimento, non può che funzionare. E bisogna dire che ogni volta che si fa un evento incentrato sulle biciclette va sempre bene. Ci sarà un motivo, no?”
Alcuni genitori erano preoccupati dal traffico e dalle condizioni meteo, benché la maggior parte degli accompagnatori avesse già affrontato una situazione del genere, in solitaria. “Il vero problema”, aggiunge Del Carlo, “non è il freddo, tant'è che se si guardano le statistiche nei paesi del Nord Europa i bambini vanno a scuola, certe volte da soli, anche d'inverno, ma il traffico che è caotico e senza regole. Non bastano neanche le piste ciclabili, comunque presenti solo in alcune aree della città. Se facessimo come i danesi e lasciassimo i bambini da soli nel traffico non so cosa accadrebbe”. "In effetti qualche automobilista impaziente c'è stato" afferma Simona Caldera, una della accompagnatrici. "Nonostante i bambini e l'allegria, in qualche momento ha vinto la nervosa irrequietezza del traffico del mattino e qualche clacson s'è percepito".
Il nodo più problematico è stato il passaggio fra Corso Vittorio e Corso Massimo che, nonostante un enorme parco in prossimità, non ha alcuna forma di segnaletica né tantomeno un riparo per il traffico ciclistico (“che questa nota”, affermano gli organizzatori, “venga inviata subito all'amministrazione”). Difficoltoso anche l'attraversamento di Corso Massimo in direzione Corso Marconi, da svolgere ambiguamente in tre “tranches”, con ben tre attese semaforiche. Ma a dire il vero, di questi problemi viabilistici, i bambini - comunque disciplinatissimi - non se ne sono affatto accorti. A differenza di alcuni loro compagni, questa mattina potranno raccontare la magica avventura che hanno trascorso in sella alla loro piccola bicicletta.
L'unica nota stonata? Il vigile di fronte alla scuola Manzoni-Rayneri: con il traffico impazzito, le auto in doppia fila e parcheggiate sulla ciclabile dei genitori che non hanno partecipato al Bike to School, al mostrarsi della massa di piccoli pedalatori, ha esclamato “questa mattina ci mancavano solo le bici..”.