Roma, piena del Tevere evitata. Marino: "Basta costruire nei luoghi a rischio"
Evitata la piena del Tevere a Roma con le casse di espansione a nord della città. "Il problema è anche negli abusi edilizi", ha detto Ignazio Marino, sindaco di Roma, intervistato da Rai News . "La mia amministrazione non concederà condoni e permessi edilizi in zone a rischio allagamento"
03 February, 2014
La piena del Tevere nel weekend a Roma è stata evitata, ma la situazione maltempo nella Capitale e nel Lazio è costantemente sotto controllo, soprattutto nelle zone che nei giorni scorsi, come Riano e Fiumicino, sono state messe in ginocchio dalla pioggia.
“La diga di Corbara aveva raggiunto un livello critico di 138 metri, solo 24 ore prima era 132 metri”, ha spiegato Ignazio Marino a RaiNews nella serata di sabato 1 febbraio, quando l'allerta per la piena del biondo Tevere stava facendo preoccupare i romani.
“In 12 ore le precipitazioni hanno raggiunto 130mm, pari a quelle che una città come Roma riceve nell'arco di molti mesi, una situazione straordinaria”. Per controllare la piena del Tevere e non renderla pericolosa per la città “si è deciso di allagare i terreni a nord di Roma presso Orte e Settebagni, le cosiddette casse di espansione, in grado di accogliere milioni di metri cubi di acqua”, ha detto Marino. Il sindaco ha parlato di “infrangere il Patto di Stabilità: se ci son soldi in cassa non capisco perché bisogna tenerli da parte anche in una situazione di emergenza come questa, ritengo sia più importante la sicurezza dei cittadini e della città. La mia intenzione è quella di investire le risorse che abbiamo per aiuti, prevenzione e interventi urgenti”.
“Viviamo in una città in cui ci sono quartieri dove si è costruito negli ultimi 40 anni in maniera disordinata”, ha continuato il sindaco. “Questo ha comportato un rischio dal punto di vista idrogeologico, cioè che davanti ad una pioggia importante strade e primi piani delle case possano essere allagati. Questo rischio è testimoniato dal fatto che negli anni le amministrazioni hanno realizzato strutture in cemento armato, vicino alle case costruite in maniera spontanea, all'interno delle quali sono presenti pompe idrovore fisse che entrano in funzione ogni volta che piove a dimostrazione del fatto che quelle aree sono e saranno a rischio. Molti canali negli anni sono stati coperti con l'asfalto impedendo così all'acqua di defluire naturalmente”.
Per questi motivi, Marino ha assicurato che la sua amministrazione “non concederà permessi edilizi per zone in cui ci può essere rischio allagamento e condoni per case costruite in luoghi pericolosi. Non vogliamo firmare carte dove la burocrazia possa diventare responsabile di feriti e morti. Dobbiamo invece aumentare ad esempio la diffusione di pompe idrovore laddove necessario per far sì che possano essere usate all'occorrenza e in caso di piogge importanti”.
Il sindaco ha infine ringraziato la Protezione Civile, le forze dell'ordine i volontari e i cittadini che nel corso dell'emergenza hanno dato il loro aiuto.