Dopo l'emergenza maltempo si dovranno pulire le ciclabili
Per risparmiare tempo e denaro, le ciclabili, specialmente quella lungo il Tevere, necessiteranno di una rapida manutenzione. Solo la velocità impedirà ai sedimenti di seccarsi, complicando i lavori. L'appello della Federazione Ciclistica Italiana-Lazio
03 February, 2014
di Matteo Nardi
Le piste ciclabili a Roma sono poche. Alcune di queste versano per giunta in pessime condizioni a causa di rovi e asfalto sconnesso. Le recenti piogge hanno peggiorato la situazione specialmente in corrispondenza delle piste più esposte alle intemperie. Tra queste, ovviamente, quella che corre parallelaal Tevere.
La pista ciclabile del Tevere, che dalla piana di Labaro arriva fino alla Magliana (Eur) passando per il centro di Roma, è infatti per un lungo tratto sotto l'acqua del fiume Tevere il cui livello, a domenica 2 febbraio, era di 12,08 metri.
Quando le acque si saranno ritirate, sulle rive, e quindi sulla pista ciclabile, resteranno quantità enormi di sabbia e detriti che renderanno impossibile il transito alla biciclette. Per questo Gianfranco Di Pretoro Responsabile piste ciclabili e viabilità della Federazione Ciclistica Italiana-Lazio ha scritto a Paolo Masini, Assessore ai Lavori pubblici e alle Periferie di Roma Capitale, invitandolo ad intervenire con tempestività non appena sarà passata l'emergenza. Se infatti verrà permesso alle sabbie di seccarsi, la rimozione risulterà molto più complessa e dispendiosa. La ciclabile "è nei pressi del centro storico ed è usata moltissimo per la mobilità quotidiana" prosegue Di Pretoro, un intervento rapido "permetterebbe un notevole risparmio economico".
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