Milano: 140.000 punti luce a LED entro Expo 2015
Con la delibera di Giunta di fine 2013 è partito il programma di sostituzione dei 140.000 punti luce pubblica di Milano. Un investimento da 91 milioni coperto per il 93% da A2A. Il Comune stima di passare dagli attuali 38 milioni di spesa annua per l'illuminazione pubblica, ai 28 del 2016
04 February, 2014
Dopo un ampio dibattito sui costi energetici dell’illuminazione pubblica a Milano e intense trattative con A2A, la Giunta Pisapia ha approvato il nuovo “Piano finalizzato all’efficientamento energetico”, con la delibera 2675 del 20 dicembre 2013 (vedi allegato).
Il progetto prevede una vera rivoluzione dell’illuminazione pubblica milanese, con la graduale sostituzione degli stimati 140.000 punti luce pubblica di Milano – di una rete che consuma elettricità annua per 120 milioni e 500 mila Kwh (chilowattora) - che dovrebbe terminare entro agosto 2015, ma coprire già l’80% delle lampade entro aprile dello stesso anno.
Il piano prevede la sostituzione di tutto il “parco luci” esistente (lampade a vapori di mercurio, le padelle a incandescenza, i vecchi sistemi al sodio a bassa e alta pressione) con i nuovi sistemi a LED (Led, light emitting diode), diodi a emissione luminosa capaci di consumare meno e funzionare meglio.
È l’attesa spending review applicata all’illuminazione pubblica che dovrebbe anche ridurre l’attuale bolletta elettrica che Milano paga ad A2A: nel 2013 37-38 milioni (gestione ordinaria e prestazione accessoria dell’energia), più 5 milioni di manutenzione straordinaria (le riparazioni).
Il progetto atteso da tempo è stato seguito direttamente dal DG Ingegnere Giuseppe Tomarchio – che nel 2013 ha preso il posto di Giovanni Corridore - e controfirmato dall’assessore Pierfrancesco Maran.
L’investimento previsto (91 milioni di euro, coperti al 93% da A2A) sarà recuperato via via dai tagli alle bollette: il contratto del Comune passerà infatti dagli attuali 38 milioni di euro a 32 milioni nel 2014, a 31 nel 2015 e a 28 a partire dal 2016.
Due le fasi previste dell’investimento: l’80% delle sostituzioni è concordato entro aprile 2015, quindi replicas relojes suizos poco prima della partenza di Expo (1 maggio) e dovrà garantire la copetura del Centro storico, l’area nord-ovest di Milano (quella più interessata ad Expo) e tutte le direttrici di accesso alla città. Il restante 20% andrà coperto entro agosto 2015.
di Stefano D'Adda