Bici senza frontiere e C'MON: Ciclisti per la Mobilità Nuova, l'8 e il 9 febbraio a Bologna
Salvaiciclisti: "Per anni abbiamo visto gli spazi della convivenza civile precipitare nel degrado. Abbiamo visto strade e piazze riempirsi di automobili, a velocità sempre più elevate, pedoni costretti su marciapiedi ridotti a discariche, gli incidenti crescere fino a livelli inaccettabili per un paese moderno. Questo processo va arrestato ed invertito"
07 February, 2014
Salvaiciclisti: Sabato 8 febbraio a Bologna vi aspettiamo per Bici senza frontiere. Domenica 9 invece, ci sarà un’assemblea nazionale aperta a istanze vecchie e nuove del movimento Salvaiciclisti. Quello che segue è un’idea, una proposta da cui vorremmo aprire una discussione e dare avvio ad un progetto.
Per anni abbiamo visto gli spazi dedicati alla convivenza civile ed ai rapporti umani precipitare nel degrado. Abbiamo visto le strade e le piazze riempirsi di automobili in sosta ed in movimento a velocità sempre più elevate, i pedoni costretti su marciapiedi marginalizzati e ridotti a discariche, il numero e la gravità degli incidenti crescere fino a livelli inaccettabili per un paese moderno. Questo processo va arrestato ed invertito.
Le città devono ridiventare fruibili per le persone che le abitano, le strade devono ritornare luogo di aggregazione e di comunità, con meno auto e più spazi per la socialità: città vivibili, sicure e felici.
La mobilità non può essere solo smog, ingorghi, incidenti stradali e costi sociali, sanitari e ambientali. Le modalità che scegliamo per spostarci incidono profondamente sulla qualità dell’ambiente urbano e sul territorio, sulla possibilità per tutti di condividere gli spazi e muoversi liberamente, senza barriere, sull’efficienza del trasporto pubblico pendolare e locale, sul consumo di suolo e sulla bellezza dei centri storici e delle periferie, sul turismo e sul paesaggio.
È perciò necessario ridisegnare le aree urbane per rendere competitivi gli spostamenti a piedi, in bicicletta e con il TPL. Attraverso la moderazione diffusa delle velocità e del traffico si possono ridurre drasticamente il numero degli incidenti stradali e l’inquinamento atmosferico ed acustico, migliorando sicurezza e qualità delle nostre vite. Questo è facilmente realizzabile imponendo il limite di velocità a 30km/h nelle aree residenziali, ed estendendo i quartieri senz’auto e le pedonalizzazioni.
Crediamo che per realizzare tutto questo sia necessaria la partecipazione attiva dei cittadini ed un impegno continuativo e coordinato.
L’8 febbraio 2012 l’esigenza di una Mobilità Nuova è divampata in maniera spontanea attraverso il movimento #salvaiciclisti. Due anni dopo è arrivato il momento di dar vita ad un nuovo soggetto che metta a sistema le azioni per ridisegnare il modo di muoversi in Italia e cambiare il volto delle nostre città.
Questa nuova realtà nascerà quindi col preciso intento di diffondere e promuovere tra cittadini, associazioni, movimenti, amministrazioni ed istituzioni la ciclabilità e la Mobilità Nuova.
OBIETTIVI ED AZIONI
Puntiamo a realizzare:
Una ripartizione 20-20-20 della mobilità urbana entro il 2020, dove:
il 20% degli spostamenti venga effettuato con il trasporto pubblico (TPL),
il 20% a piedi;
il 20% in bicicletta.
Target “zero incidenti” con un dimezzamento immediato di morti e feriti tra pedoni e ciclisti.
Moderazione diffusa della velocità e del traffico (ad esempio aree urbane a 30km/h, quartieri senz’auto, pedonalizzazioni).
Diffusione dell’uso della bicicletta come mezzo di spostamento quotidiano salutare, economico ed a basso impatto.
Riqualificazione degli spazi urbani per farli tornare belli, vivibili, accessibili, privi di ostacoli e barriere
Ci battiamo per:
Moltiplicare servizi e infrastrutture per facilitare l’utilizzo della bicicletta.
Introdurre incentivi economici e/o sgravi fiscali per chi rinuncia o ha già rinunciato formalmente all’utilizzo dell’automobile privata.
Individuare un principio di leggerezza strutturale e di economicità nei trasporti:
piccole opere per rendere più efficiente il traffico locale e gli spostamenti pendolari al posto di grandi infrastrutture nazionali e transnazionali;
condivisione calmierata delle strade tra le varie utenze anziché separazione tramite infrastrutture;
spostamenti brevi e frequenti per i nostri acquisti, rivitalizzanti per il tessuto sociale ed economico dei nostri quartieri, contrapposti agli attuali saltuari pellegrinaggi nei grandi templi del consumo di massa in periferia.
Imporre un radicale ripensamento nell’allocazione delle risorse economiche per i trasporti, privilegiando gli interventi di mobilità urbana, locale e regionale rispetto alle opere autostradali e all’alta velocità ferroviaria.
Promuovere una maggiore efficienza nella gestione delle risorse pubbliche, ove possibile privilegiando l’installazione di tramvie: sistemi ad alta capacità di carico, basso inquinamento ed elevata sicurezza per l’utenza anziana e/o con mobilità ridotta.
Trasformare i costi del trasporto pubblico in un investimento produttivo, che crei lavoro, ricchezza ed aumenti l’efficienza del sistema paese.
Agire sui trasporti e gli spostamenti per migliorare lo spazio pubblico e le sue destinazioni d’uso, utilizzando la Mobilità Nuova come preziosa chiave di lettura per ripensare completamente le nostre città ed immaginare un nuovo urbanesimo.
Programmare una revisione annuale del CdS con l’introduzione progressiva di modifiche funzionali al raggiungimento di tali obiettivi.
Firmatari: Simona Larghetti, Paolo Bellino, Alberto Fiorillo, Alfredo Bellini, Giuseppe Fiore, Marco Pierfranceschi, Giuseppe Piras, Massimiliano Baccanico, Valeria Pulieri, Anna Biraghi, Gilberto Di Maccio, Paolo Pinzuti, Simone Dini, Marco Mazzei, Anna Becchi.
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