Trasporti, Rapporto Istat 2014: boom di mezzi pubblici per il Lazio nel 2013
La regione in cui si usa con maggior frequenza il TPL è il Lazio secondo Istat, dove nel 2013 ha utilizzato il TPL il 24% della popolazione occupata con più di 15 anni. Un incremento di 4 punti percentuali rispetto al 2012, ed è il risultato più alto dagli anni Novanta. Tante regioni in crescita, ma l'auto resta al n°1
11 February, 2014
Istat pubblica il Rapporto Noi Italia 2014, e qui ci soffermiamo sui Trasporti. In linea generale il 2013 vede una crescita del TPL in quasi tutte le Regioni, nonostante i tagli e le difficoltà delle aziende in crisi. D'altronde, proprio alla crisi sembrerebbe da attribuire questo leggero spostamento verso i mezzi pubblici, come già anticipato dai dati Isfort tempo fa: "In tempi di crisi il mezzo pubblico conquista circa 4 punti percentuali passando dal 9,7% del 2006 al 13% del 2012, ma in realtà l’aumento delle quote percentuali del trasporto pubblico è (prevalentemente)dovuto ad una forte diminuzione, in termini assoluti, dell’uso dell’auto privata". Auto privata che resta comunque il mezzo preferito dagli italiani.
Automobili: Euro4 le più diffuse, ma la somma dei veicoli inquinanti è più alta
Il tasso di motorizzazione in Italia è passato da circa 501 autovetture ogni mille abitanti nel 1991 a circa 621 nel 2012, uno dei tassi più alti del mondo e il secondo nell’Ue27. (Prima di noi solo il Lussemburgo). Su cento autovetture in circolazione nel nostro Paese nel 2012, 12 sono in classe Euro5, 34 in classe Euro4, 20 in classe Euro3, 17 in Euro2, cinque in classe Euro1 e le rimanenti 12 in classe Euro0. (Leggi anche:Smog: serve o no rinnovare il parco auto? Intervista a Bruno Villavecchia, AMAT)
Mezzi pubblici: chi li usa di più?
La regione in cui si usa con maggior frequenza il mezzo pubblico è il Lazio secondo Istat, dove nel 2013 ha utilizzato il TPL il 24% della popolazione occupata con più di 15 anni. Un incremento fortissimo rispetto al 2012, quando la soglia si fermava al 19,8%, ed è il risultato più alto dagli anni Novanta.
Seguono la provincia autonoma di Bolzano (20,6%), la Liguria (20,3%), con uno stacco netto la Lombardia (15,5%: un punto percentuale i più dell'anno precedente), e il Piemonte (15,4%: tre punti percentuali di miglioramento rispetto al 2012, nonostante i tagli). Le regioni che perdono più punti tra 2012 e 2013 sono invece Sicilia (dal 5,7 al 4,3%) e Marche (dal 7% al 5,6).
Spostamenti quotidiani
Gli spostamenti quotidiani hanno coinvolto nel 2013 poco più di 32 milioni e mezzo di persone, 11 milioni 300 mila tra bambini dell’asilo o della scuola dell’infanzia e studenti e oltre 21 milioni di occupati. La maggior parte delle persone, il 70,6 per cento degli studenti e l’88,0 per cento degli occupati, utilizza un mezzo di trasporto, soprattutto l’automobile (il 39,5 per cento degli studenti e il 74,3 per cento degli occupati). Il mezzo pubblico o collettivo è utilizzato soprattutto dagli studenti (33,0 per cento), molto meno dagli occupati (11,9 per cento). Si nota un leggero aumento dell’uso del mezzo pubblico da parte degli occupati. (Sullo stesso argomento leggi anche: Isfort: calano gli spostamenti, ma sarebbero quelli in bici e a piedi a diminuire di più)