Nicastro: "Impianti di compostaggio salentini inutili senza la raccolta differenziata"
"Attualmente (dati 2013) in provincia di Lecce si raccolgono meno di 3mila tonnellate all'anno di frazione umida su una potenzialità di circa 120mila". Il monito dell'assessore all'Ambiente Nicastro: se i comuni salentini non faranno la raccolta differenziata l'impianto di Calimera di Lecce importerà l'organico da altri territori
18 February, 2014
"Attualmente stando ai dati disponibili del 2013 (riferiti ai quei comuni che hanno ritenuto di comunicare i dati) in provincia di Lecce si raccolgono meno di tremila tonnellate all'anno di frazione umida su una potenzialità, stimata con percentuali ottimali di raccolta differenziata, di circa 120mila"
Ogni tanto i numeri, servono a definire il contesto di riferimento anche in termini di trasparenza e di correttezza del rapporto tra istituzioni, soprattutto se si considera che quasi un terzo dei comuni di quel territorio non hanno neppure comunicato i dati certificati relativi ai servizi di raccolta e smaltimento. Tornado alla questione dell'umido, ci consta che nel comune di Calimera sia già autorizzato ed in fase di realizzazione un impianto di compostaggio che a regime potrà accogliere circa 30mila tonnellate di frazione organica all'anno. Quando, nei prossimi mesi (circa un anno), l'impianto entrerà in funzione quale umido lo alimenterà? Davvero si pensa che si possa con uno schioccare di dita, solo al momento di entrata in funzione di quell'impianto, raccogliere la frazione umida nei comuni del comprensorio e avviare il tanto sospirato ciclo virtuoso? O più facilmente quell'impianto, una volta entrato in esercizio e rispetto ad una mancanza di organico del territorio, sarà costretto ad approvvigionarsi da fuori? E' utile ogni tanto porsi degli interrogativi rispetto a delle enunciazioni di principio così categoriche come quelle di chi, anche da amministratore, continua a considerare il tema dei rifiuti come materia di mera polemica politica”. Così l'Assessore alla Qualità dell'Ambiente della Regione Puglia, Lorenzo Nicastro.
"Esprimo il mio apprezzamento invece per le parole responsabili del sindaco di Lecce Paolo Perrone che, anche nella sua veste di presidente dell'Oga, considera alla portata gli obiettivi di incremento della differenziata di un 5% rispetto allo scorso anno. Sottolineo, a scanso di banali equivoci, che la norma approvata dal consiglio regionale in tal senso prevede – prosegue Nicastro - che le amministrazioni che centrano questo obiettivo possano non versare la differenza di tariffa per reinvestirla nei servizi ambientali. Mentre, il dato è evidente ma vale la pena ribadirlo, rimangono in vigore tutte le premialità già previste dalla L.R. 38/2011 per chi ha percentuali di differenziata che superano il 30%".
"Il tema dei rifiuti come quello degli impianti sono temi seri che non si possono affrontare sulla base di contrapposizioni politiche né sull'onda delle sindromi nimby. Mi viene in mente l'impianto di San Donato di Lecce, il cui progetto era pensato per il compostaggio, prima osannato e poi ritirato dallo stesso proponente a causa della consueta e montante protesta delle comunità interessate. Su questo punto poi perché non prendere in considerazione anche l'ipotesi di conversione di parte gli impianti esistenti man mano che le percentuali crescono e che le vecchie linee di trattamento perdono la loro utilità? Allora – conclude l'assessore – deve essere chiaro che rispetto alla mancanza di volontà non ci sono leggi e norme che tengano. Ma dove, e sottolineo che anche in provincia di Lecce ci sono casi virtuosi, la volontà c'è gli amministratori locali hanno la possibilità di scrivere una pagina nuova nella storia delle loro comunità locali e della Regione Puglia. Due sono le cose indifferibili, a questo punto: la prima è l'entrata in vigore nei termini previsti della rimodulazione dell'ecotassa, la seconda, e più importante, è il cambio di mentalità dei cittadini ma soprattutto degli amministratori rispetto alla necessità di una raccolta differenziata spinta, unica via per il tanto invocato abbandono della schiavitù delle discariche. Per chi è disposto a fare la propria parte con responsabilità i risultati sono alla portate con il costante supporto delle strutture dell'assessorato e del Governo regionale".