Toscana, via libera al Piano Regionale per la Mobilità. Ciclabile, prima di tutto
Integrazione tra ferro, gomma e bicicletta, rafforzamento del TPL e una rete regionale della mobilità ciclabile: è il cuore del Piano Regionale Integrato delle Infrastrutture e della Mobilità della Regione Toscana, finalmente
24 February, 2014
Sono trascorsi quasi sette mesi da quando la proposta di un nuovo Priim (Piano Regionale Integrato delle Infrastrutture e della Mobilità) è stata approvata, il 22 luglio 2013, dalla Giunta toscana.
Trasmessa al Consiglio per l’approvazione definitiva, il testo esce da un lungo iter per diventare a tutti gli effetti il nuovo strumento di programmazione unitaria della Regione Toscana racchiudendo tutti i progetti di sviluppo programmati per il periodo 2014-2020 di ferrovie, autostrade, porti, aeroporti, interporti, trasporto pubblico locale, viabilità regionale e mobilità ciclabile.
«Il Priim è un atto di programmazione fondamentale per lo sviluppo della Toscana e per la vita di tutti i cittadini – ha spiegato l’assessore regionale alle infrastrutture ed alla mobilità Vincenzo Ceccarelli – Mette assieme infrastrutture, logistica e mobilità e dà una visione di insieme di cose che fino a oggi erano state separate. Questo darà maggiore coordinamento e snellirà le procedure. Il Piano si compone anche di cose che sono programmate da ma porta una visione nuova, che è quella di una mobilità sostenibile, di un rafforzamento del trasporto pubblico, dell’integrazione tra ferro, gomma e bicicletta, di un forte impegno per la sicurezza stradale. Inciderà sulla vita di tutti i giorni, anche con un forte impatto economico, favorendo lo sviluppo».
Tra i punti di forza più innovativi del Piano rimane sicuramente la previsione di un progetto di rete regionale della mobilità ciclabile, composta da ciclopista dell’Arno, ciclopista Tirrenica (lungo la costa), ciclopista Francigena (lungo la via dei pellegrini), itinerario dei ‘Due Mari’ (Grosseto-Siena-Arezzo, con ipotesi di prolungamento fino all’Adriatico) e Sentiero della bonifica nell’aretino. La decisione di investire in questi itinerari, cui si somma la rete delle ciclostazioni, rappresenta un segnale importante da parte dell’amministrazione regionale per quanto riguarda la promozione della mobilità ciclabile.
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