Vie d’Acqua: vittoria dei comitati No Canal Salvi i parchi, verrà deviato il Villoresi
Il commissario unico Sala: «Progetto prioritario, purtroppo non è stato trovato un accordo con i cittadini» - da Corriere.it (Milano)
26 February, 2014
Sì alle «Vie d’Acqua» ma i parchi della corona urbana Ovest non saranno interessati ai lavori in vista dell’Expo, così come chiedono i vari comitati cittadini No Canal. È quanto dichiara il commissario unico di Expo Giuseppe Sala. «Stiamo valutando la revisione di una parte del progetto delle Vie d’Acqua, in particolare con riferimento al tratto Sud. Nel nuovo disegno la realizzazione dovrebbe limitarsi ad una pura opera idraulica che non interessa i parchi della corona urbana Ovest di Milano, ma che sarà in grado comunque di garantire il flusso d’acqua verso la Darsena e di svolgere una funzione irrigua per il sistema agricolo milanese».
VENTI GIORNI — «Le Vie d’Acqua sono un progetto prioritario per Expo Milano 2015 e strategico per la città»,prosegue Sala. «Il sito espositivo è stato infatti pensato sin dall’inizio in modo da valorizzare questo elemento naturale, in linea con il tema della manifestazione “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita” e con la tradizione del territorio milanese e lombardo. In particolare si giova della presenza dell’acqua l’intero sistema di raffreddamento, che risulta così ecologicamente all’avanguardia. In assenza di corsi d’acqua nelle vicinanze si è deciso di operare una deviazione dal Villoresi, da Nord quindi, allo scopo di servire il canale che circonda l’intera area dove si svolgerà la manifestazione. Il progetto prevede, come detto, anche una serie di interventi in grado di portare benefici al sistema agricolo milanese, oltre che alla riqualificazione della Darsena di Milano. Proprio per il rilievo che questa iniziativa ha nel quadro complessivo della manifestazione e per la città di Milano, con il Comune di Milano avevamo deciso di avviare un tavolo di dialogo con i comitati, con un termine ultimo comunque coerente con il cronoprogramma dell’opera, cioè il 31 gennaio 2014. Nonostante l’apertura mostrata su varie tematiche e in particolare sull’interramento del canale in alcuni tratti, bonifiche, opere di mitigazione e riqualificazione, parte dei comitati ha rifiutato l’accordo. E duole aggiungere che, purtroppo, nei cantieri si sono registrati persino atti di illegalità, come azioni vandaliche e sabotaggi. Giunti a questo punto, ci siamo dati venti giorni di tempo per effettuare le verifiche necessarie alla messa a punto della nuova proposta e alla sua condivisione con le istituzioni competenti. Dopo questi passaggi potremo presentare il progetto definitivo».
REAZIONI —«Non è ancora la vittoria ma sancisce alcune importanti verità e premia la tenacia di chi da settimane presidia i parchi e blocca cantieri, resistendo alle menzogne della controparte e rispondendo con l’unità ai tentativi di dividere buoni e cattivi». Così sulla pagina Facebook «Difendiamo il Parco Trenno dalla Via d’acqua», il comitato no canal commenta le dichiarazioni del commissario Expo Giuseppe Sala sulla revisione del progetto Vie d’Acqua. Per il comitato «resta inaccettabile il tono provocatorio di chi continua a parlare di minoranza quando sempre più pezzi di città si stanno schierando al nostro fianco» e «resta inaccettabile che si parli di atti vandalici e sabotaggi in modo generico e diffamatorio quando all’atto pratico, a oggi, quando intervenute, le forze dell’ordine hanno più volte fermato i lavori perché il cantiere non era perfettamente a norma ». Per i no canal, poi, «resta inaccettabile continuare a porre le bonifiche (atti dovuti per legge anche a tutela degli stessi lavoratori dei cantieri) come ricatto e addossare ai comitati la responsabilità di un’eventuale loro mancata esecuzione». «Solo tra venti giorni potremo verificare se si tratta dell’ennesima bufala o se i parchi milanesi sono salvi dall’inutile canale Expo».