Sos Clima: impegni vincolanti e più ambizioni. La richiesta delle associazioni all'Europa e al nuovo governo italiano
Con un presidio sotto Montecitorio a Roma le associazioni ambientaliste chiedono impegni vincolanti su riduzione delle emissioni di gas serra, produzione di energia da fonti rinnovabili, incremento dell’efficienza energetica
28 February, 2014
Tante associazioni, una sola voce: SOS CLIMA.
Questa mattina Coordinamento FREE (Fonti Rinnovabili ed Efficienza Energetica), Greenpeace, Legambiente, Kyoto Club, Comitato Sì alle Energie Rinnovabili No al Nucleare e WWF, si sono date appuntamento davanti a Montecitorio a Roma dove con un presidio hanno chiesto all'Unione Europea e all'Italia in particolare di assumere un ruolo realmente incisivo nella lotta al cambiamento climatico, ma anche di cambiare prospettiva di sviluppo puntando verso innovazione e green economy.
"Il tema del clima non riguarda solo il ministro dell'Ambiente ma tutto il governo. Ci auguriamo che il nuovo ministro Gian Luca Galletti raccolga l'eredità di Andrea Orlando che si stava muovendo in direzione positiva e prosegua sulla strada degli obiettivi vincolanti”, ha commentato il Presidente di Legambiente Vittorio Cogliati Dezza.
Il prossimo 20-21 marzo, infatti, il Consiglio europeo si riunirà per decidere sui target europei al 2030 in materia di clima ed energia; prima di allora, il 3 e il 4 marzo, sarà la volta dei ministri per l’Ambiente e di quelli con competenze in materia di Energia, anche qui per discutere il futuro dell’Unione nella sfida ai cambiamenti climatici. Saranno, questi, passaggi decisivi per scegliere la strada giusta per l’UE.
“Gli obiettivi individuati dalla Commissione UE sono deboli, inadeguati e non incisivi”, spiegano le associazioni. “Chiediamo al governo italiano di partire, come soglia minima di confronto con gli altri governi europei, dall’orientamento del Parlamento europeo e cioè riduzione del 40% delle emissioni di gas serra rispetto ai livelli del 1990, produzione di almeno il 30% del consumo finale complessivo di energia da fonti rinnovabili, incremento dell’efficienza energetica del 40%.
“Greenpeace chiede al nuovo governo di essere leader in Europa contro i cambiamenti climatici. L'Italia inoltre ha grandi possibilità dal punto di vista energetico sia per l'efficienza energetica che per lo sviluppo delle energie rinnovabili”, ha sottolineato Luca Iacoboni, responsabile Energie Rinnovabili di Greenpeace Italia. “Per questo vogliamo che il nuovo governo si allontani dalle compagnie energetiche che continuano ad investire nelle fonti fossili, per permetterci di diventare indipendenti dal punto di vista energetico, oltre che sostenibili”.