I peggiori nemici dei romani: inquinamento acustico e alta velocità
Il Trenoverde di Legambiente lascia Roma con direzione Pescara. Per 72 ore il suo staff ha monitorato l’aria che respira la capitale, il rumore che sopportiamo ogni giorno e la velocità media di 150 automobili. In tre giorni di monitoraggio a Corso Sempione il Pm10 è nei limiti solo grazie a pioggia e vento e l’80% degli automobilisti non rispetta il limite di velocità che continua a provocare oltre 2mila feriti sulle strade
07 March, 2014
Ultimo giorno di sosta romana per il Trenoverde di Legambiente. Il convoglio ambientalista, nei giorni trascorsi nella capitale, ha mostrato a decine di piccoli studenti cosa si intenda per sostenibilità ambientale, cosa voglia dire “inquinamento acustico” e cosa possa fare ognuno di noi per ridurre le emissioni di CO2. Nel frattempo un laboratorio mobile collocato a Piazza Sempione ha registrato i livelli di Pm10, Pm 2,5, Benzene, Biossido di Zolfo, Biossido di Azoto, Monossido di Carbonio e Ozono. Le sostanze, principali responsabili dell’inquinamento atmosferico, sono risultate presenti in quantità consentita dalla legge, ben al di sotto dei limiti, grazie alla pioggia e la buona ventilazione. Un ottimo risultato si potrebbe credere ma che risulta in realtà extra-ordinario per una delle piazze più trafficate ed inquinate delle città.
Ben diversi i risultati della misurazione dell’inquinamento acustico. I fonometri collocati a Viale Regina Margherita e a Piazza Sempione hanno infatti registrato valori ampiamente al di sopra dei limiti consentiti; record assoluto a piazza Sempione con un picco di 72,8 dB(A) quando il limite è 65 dB(A).
Legambiente ha inoltre monitorato la velocità media degli automobilisti sulla Cristoforo Colombo. I risultati sono ovviamente sconfortanti visto che, di 150 automobili monitorate, solo il 22% è risultata viaggiare al di sotto del limite consentito di 50kmh. La media oraria è stata infatti di 61kmh con picchi di 70kmh e 90kmh. Velocità così sostenute mettono ovviamente a repentaglio la vita degli altri automobilisti ma anche di pedoni (56 morti) e ciclisti. Dai rapporti redatti dal Comune di Roma, infatti, nel 2012 risultano 56 morti (il 36% del totale dei decessi a Roma) e oltre 2mila feriti, con un aumento del 27% dei decessi rispetto all'anno precedente e una riduzione minima del numero dei feriti (-3%). Crescono i rischi anche per i ciclisti: per lo stesso anno di riferimento è aumentato il numero di veicoli coinvolti del 9%, passando dai 226 del 2011 ai 246 del 2012.
“Serve una nuova politica per fermare le troppe auto private e rilanciare i mezzi pubblici, in tal senso gli obiettivi del nuovo PGTU di Roma sono davvero poco ambiziosi, il 6% di spostamenti in più sul mezzo pubblico sono un'inezia così come 40 chilometri di nuove preferenziali, mentre il 2% in più sulla ciclabilità è davvero ridicolo a fronte di una crescita esponenziale dei ciclisti di Roma", commenta Roberto Scacchi, direttore di Legambiente Lazio. "La soglia di rumore consentita viene superata ovunque e a qualsiasi ora, il superamento dei limiti di velocità e il mancato rispetto delle regole costituiscono ancora le cause principali degli incidenti stradali e pedoni, biciclette, giovani e anziani sono ancora quelli più ad alto rischio. Servono pedonalizzazioni estese, una rete di zone 30, un aumento delle corsie preferenziali e la costruzione di una maglia consistente di itinerari ciclabili sicuri”.