Il popolo dei parchi milanesi che ha rigettato il canale Expo. Al picnic dei No Canal | Video
Domenica 9 marzo abbiamo incontrato "quelli dei Comitati" al picnic sui prati del Parco Pertini, in via Cilea, quartiere Gallaratese. Una giornata festosa voluta dai residenti: famiglie, tanti bambini e anche qualche nonni. I rappresentanti dei Comitati ci spiegano perché la famosa Via d'Acqua EXPO è stata tanto osteggiata - di Stefano D'Adda - riprese Alain Ognibene
11 March, 2014
Milano, Parco Pertini, 9 marzo 2014
Domenica 9 marzo c'erano due picnic urbani speciali a Milano, uno al Parco Sandro Pertini, un parco di recente costituzione, più un ampio giardino che un parco, nel quartiere Gallaratese, lungo via Cilea e, per chi conosce Milano, a nord del Parco di Trenno.
L'altro in un'isola verde ancora più particolare, quella adiacente a via Cividale del Friuli, una trasversale di viale Forze Armate, zona Baggio, per chi conosce Milano proprio a sud del Parco delle Cave.
Abbiamo intervistato solo quelli del Parco Pertini - Alessandro e il Sig. Valfredo - come esponenti del Comitato No Canal, che raggruppa i residenti più a nord (appunto Pertini e Trenno), ma l'impressione è che anche le ragioni dei cittadini più a sud, quelli degli altri due Comitati - No Vie d'Acqua e CambiaCanale - siano più o meno le stesse.
Un conto erano le Vie d'Acqua navigabili, quella scoperta suggestiva che EXPO prometteva voler portare al territorio e ai milanesi; altra quello che si è capito sarebbe purtroppo stata l'unica Via d'Acqua: un semplice canale, con prevalenti funzioni di connessione idrica e parzialmente irrigue, ma con un ingombro di cantiere e larghezze tali da snaturare, soprattutto in alcuni tratti, l'armonia e la funzione dei Parchi pubblici di Milano ovest, spesso aree verdi solo recentemente e faticosamente conquistate dai cittadini.
In sostanza, in molti hanno prevalso le paure: quella dell'ingombro in larghezza del canale, palesatosi all'inizio dei cantieri; quella del cosa resterebbe dopo EXPO, perché in periferia dicono che di canali abbandonati, che poi diventano fogne, ce ne sono già tanti. Quella che EXPO non mantenesse le proprie promesse.
Tuttavia il signor Valfredo di No Canal ci tiene a precisare che il movimento è sempre stato di protesta e di proposta, perché le alternative secondo loro c'erano, così come la disponibilità dei residenti ad accettarle. Ora l'ultima speranza si chiama Ing. Alessandro Paoletti, l'esperto del Politecnico di Milano che sta studiando un'ultima soluzione possibile di tracciato. Se non sarà accettabile, quelli del Gallaratese sono sicuri, il Commissario EXPO Sala l'ha dichiarato: senza una soluzione condivisa i parchi non verranno toccati e il canale dove passerà sarà interrato.
di Stefano D'Adda