Via d'Acqua: intervista a Confalonieri, delegato EXPO del Comune
Nel giorno della fiaccolata No Canal, intervistiamo Gianni Confalonieri, delegato del Comune ad EXPO. "Ci sono stati errori di comunicazione, ma il progetto del canale è stato fortemente modificato. Alla fine l'opposizione è stata radicale". Perché l'acqua per il sito EXPO è così cruciale
14 March, 2014
Giovedì 13 marzo. Nella giornata della manifestazione con le fiaccole dei No Canal a difesa dei parchi di Milano ovest, davanti Palazzo Marino, abbiamo intervistato telefonicamente Gianni Confalonieri, Delegato del Comune di Milano ad EXPO2015.
Dott. Confalonieri, questa settimana dovevano esserci delle novità sulla questione Via d'Acqua. Si è saputo qualcosa da EXPO?
Domani (oggi 14 marzo, NdR) scadono i 20 giorni che EXPO aveva chiesto per rivalutare la questione e dovrebbe concludersi il lavoro del prof. Paoletti, incaricato di EXPO, per vedere se ci sono altre soluzioni.
Qual è la posizione del Comune di Milano sulla vicenda?
La nostra posizione conferma l’assoluta necessità che l’acqua che uscirà dal sito EXPO possa arrivare sino al Naviglio e alla Darsena, anche per il suo ruolo importante per l’agricoltura. Abbiamo lavorato tanto per conciliare le esigenze di EXPO con chi protesta per i parchi, in questi mesi. Se non si è giunti ad una soluzione è perché ad un certo punto l'opposizione è diventata radicale e incomprensibile. Si è arrivati a dire: "non vogliamo tutto il canale di EXPO".
Ma anche associazioni autorevoli come Italia Nostra hanno criticato molto la Via d’Acqua e sostenuto che la vicenda avesse preso una piega sbagliata.
Certo, ma Italia Nostra ha sempre avuto un’opposizione di merito, ma mai ostativa davvero dell’opera. La “piega sbagliata” infatti l'avevamo cambiata, insieme, perché l’ultima proposta prevedeva che nel Parco Pertini e in quello di Trenno il canale passasse sotto, interrato, e che nell’area di via Quarenghi non si scavasse e si facesse la bonifica in superficie.
E nel Parco delle cave?
Come Italia Nostra più volte ha chiesto, pur mantenendo la parte del tracciato EXPO ad ovest del Parco delle Cave, ci eravamo accordati su una serie di migliorie, dai fontanili ai tracciati esistenti, che anche Italia Nostra avrebbe gestito. Insomma, dal progetto originario al 7 febbraio, di passi avanti se n’erano fatti tanti e l’ultima proposta nostra del canale era decisamente diversa.
Poi cosa è successo?
Non è andato in porto, ma per l’opposizione di una parte che, a mio parere, non è stata la maggioranza dei No Canal. Ripeto che alla fine la disponibilità nostra e di EXPO ad accettare forti cambiamenti del tracciato nel Parco di Trenno e a passare ad ovest nel Parco delle Cave, ma impegnandoci a migliorare il parco, c’era. Era “l’ultima chiamata” e anche Italia Nostra ne prendeva atto. Ma poi ha vinto un’opposizione radicale al progetto, che non ha voluto accettare il responso dell’assemblea del 21 gennaio, dove la maggioranza aveva accettato la proposta, ribaltando completamente al decisione.
Abbiamo incontrato e sentito spesso i Comitati dei parchi, la loro sembra una giusta battaglia ambientalista …
Vorrei dire una cosa sul discorso “ambientalista” perchè su questa vicenda c’è stata tanta informazione sbagliata e molte leggende metropolitane. La questione acqua per il sito EXPO è di grande rilevanza ambientale. EXPO2015 coprirà tutta l’estate ed è per questo che si è studiato che tutto il raffreddamento del sito non avvenisse solo con il consumo di energia elettrica - con un carico ambientale pesantissimo - ma con un sistema di raffreddamento completamente ad acqua, una cosa che era piaciuta molto anche al BIE. Ma quest'acqua come nel sito EXPO deve arrivare, deve anche potere uscire.
L'impressione generale è però che EXPO non abbia ben comunicato la vicenda, considerando che si era partiti addirittura con la suggestione delle Vie d’Acqua navigabili?
L’idea dei canali navigabili è stato un sogno durato ben poco, non appena si è capito che i costi per realizzarli erano enormi, ma questo già prima che arrivasse questa Giunta (quella Pispia, dal maggio 2011, NdR). Io ho sempre parlato di canale ambientalmente compatibile, ma non certo navigabile.
Ma certamente le decisioni non sono state comunicate bene da EXPO, se si pensa che il problema non è esploso tre anni fa, ma negli scorsi mesi, quando si sono messe le cesate (transenne) dei cantieri nei parchi senza un manifesto, senza spiegare cosa si faceva. Tuttavia dopo abbiamo fatto di tutto per rimediare, noi insieme ad EXPO, ma alla fine abbiamo trovato delle opposizioni davvero pretestuose.
Come finirà questa vicenda?
Non so dirle come, ma in qualche modo a breve finirà per forza. EXPO può cercare altre soluzioni, ma quell'acqua dal sito deve defluire e io non vedo alternative allo sbocco a sud nel Naviglio. Sono 2-3 metri cubi al secondo d'acqua, non la possiamo certo asciugare o risucchiare con le idrovore.
di Stefano D'Adda
2 commenti
Scrivi un commentoLuca
16.03.2014 22:03
Le solite vecchie bugie sulla via d'acqua utile all'agricoltura e su un cambio di posizione dei comitati.
lipparini luca
14.03.2014 22:03
va bene vogliono rinfrescare expo con l'acqua fredda ma non è il caso di tagliare dei parchi per questo motivo