Elezioni a Parigi: sfida sul voto a colpi di diesel tra Anne Hidalgo e NKM
La querelle sull’eccessiva incombenza dei motori diesel nel parco auto parigino sta dominando le ultime mosse della campagna elettorale di Anne Hidalgo e Nathalie Koshiusko Morizet, candidate sindaco di Parigi. A tre giorni dal voto, è polemica sui vecchi incentivi e sulla flotta di autobus ordinati per svecchiare il parco mezzi. Autobus diesel, ça va sans dire…
20 March, 2014
Parigi sta per scegliere il suo nuovo sindaco. Il 23 marzo i cittadini sono chiamati alle urne, e troveranno due candidate principali a sfidarsi per prendere il posto del socialista Bertrand Delanoë: la compagna di partito Anne Hidalgo per la sinistra e Nathalie Koshiusko Morizet (NKM) per il centrodestra. Non capita tutti i giorni di vedere le ultime ore della sfida per la capitale giocate a colpi di diesel.
Complice l’ondata di smog dell’ultima settimana, e la decisione di mettere in campo le targhe alterne a una settimana dal voto – provvedimento rarissimo a Parigi – la discussione sulle responsabilità dell’inquinamento cittadino ha tenuto banco, tra accuse, controaccuse e smentite. Unico accordo bipartisan, l’individuazione del nemico: i diesel. O meglio, la dieselisation, ossia tutto il terreno guadagnato dai motori diesel nella ripartizione del parco auto parigino, arrivato a superare il 70% delle nuove immatricolazioni ormai da anni.
A chi si chiedesse dove stia il problema, considerando che – diesel o benzina – inquinano comunque, consigliamo la lettura del nostro speciale sul tema (Ecopedia) e riassumiamo la risposta così: le auto diesel, inizialmente promosse come veicoli in grado di emettere molta meno CO2 delle colleghe a benzina, si sono rivelate in realtà ben più dannose, in particolare a causa del biossido d’azoto, rilasciato in quantità incredibilmente più alte (Si veda qui: “Euro3 Diesel? Inquinano come 40 Euro 3 a benzina”. Il dibattito visto da Bruxelles ). Il risultato è che l’inquinamento prodotto da questi motori risulta essere decine di volte più cancerogeno della benzina. (Vedi qui).
Prima che i diesel si rivelassero come uno dei più grandi boomerang della storia dell’inquinamento, però, la loro vendita è stata incoraggiata per anni a colpi di incentivi, e la Francia non fa eccezione. Ed è proprio questo che oggi Anne Hidalgo rinfaccia alla sua avversaria NKM, che è stata Ministra dell’Ecologia e dei Trasporti tra il 2010 e il 2012, con Sarkozy. Secondo NKM invece, i dati sulla vendita dei diesel proverebbero che il picco più alto delle vendite non sarebbe affatto avvenuto in era Sarkozy, mentre il calo sarebbe cominciato proprio durante il suo mandato. (A essere obiettivi il calo di cui si parla – dal 77,3% al 70,4% è avvenuto tra 2008 e 2009, quindi prima dell’arrivo di NKM, e oltretutto con ogni probabilità motivato più dal colpo della crisi che da scelte politiche particolarmente green). Sia come sia, i diesel non hanno mai smesso di guadagnare terreno dal 1998 ad oggi, fatta eccezione appunto per questo unico segmento in discesa in tutto il grafico.
Ma se da sinistra si rimproverano gli incentivi concessi, da destra la polemica riguarda invece la mancanza di coerenza nella questione del rinnovo della flotta del trasporto pubblico. Nonostante la volontà – bipartisan anche questa – di puntare sulla mobilità elettrica (ad oggi la Francia è il principale investitore in Europa) l’ultimo rinnovo del parco autobus parigino ebbe per protagonista una flotta di 300 bus alimentati a gasolio. Anne Hidalgo attribuisce la colpa dell’operazione al leader dei Verdi Pierre Serne, divenuto nel frattempo vicepresidente del’azienda del TPL. Accuse respinte al mittente da Serne, che ha ricordato come l’acquisto fosse stato votato dagli stessi socialisti in ragione della differenza di prezzo (e nell’ottica di un abbassamento dei costi del servizio), e che oltretutto l’azienda provò a fare un passo indietro, ma davanti alla risposta dei costruttori – che avrebbero preteso comunque il pagamento dell’ordine a prezzo pieno - era stata costretta ad attenersi a quanto votato dal consiglio comunale.
Insomma, a tre giorni dal voto, è lo smog il grande protagonista di queste bizzarre elezioni. Va detto però, che non è stato il (troppo) pigro vento di marzo a portare il tema alla ribalta. Il risanamento della qualità dell’aria di Parigi compare ai primissimi posti della proposta elettorale di entrambe le candidate (Cfr Hidalgo e NKM). E questa è già una vittoria.
Rassegna stampa:
MUNICIPALES À PARIS: LA LUTTE DES CLASSES CARBURE AU DIESEL
Bus diesel : l'amnésie sélective d'Anne Hidalgo
Municipales 2014 : Anne Hidalgo veut "éradiquer le diesel à Paris"
Pollution : un élu écologiste dénonce le «sale mensonge» d'Hidalgo
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