La guerra europea ai “motori sporchi”
Vietati nelle città tedesche e oggetto di polemiche pre-elettorali a Parigi, i diesel nel mirino dell'anti-smog.. Paolo Hutter su La Repubblica (Milano) del 19.03.2014
20 March, 2014
I proprietari e gli utenti dei diesel Euro 3 fermi da oggi per provvedimento anti-smog se ne facciano una ragione, e non se la prendano con gli amministratori milanesi. Nelle principali aree europee la libera circolazione dei diesel – soprattutto precedenti agli Euro 4 ma anche successivi – è messa in discussione. In Germania per esempio: a Berlino dal 1° gennaio 2010 possono circolare soltanto i veicoli diesel Euro 4 (o Euro3 provvisti di filtro anti-particolato tali da renderli equivalenti a un Euro 4) e così anche nelle città di Brema, Hannover, Lipsia e a partire dall’autunno 2012 Monaco di Baviera.
A Parigi la vigilia del primo turno delle elezioni comunali di domenica prossima è segnata dalla polemica tra le due principali candidate alla poltrona di sindaco che si accusano a vicenda di aver favorito la motorizzazione diesel, la “dieselisation”, vista come causa principale dello smog. Nella capitale francese nei giorni scorsi l'insolita alta pressione primaverile ha portato a picchi di Pm 10 rari per la Francia e analoghi ai nostri (oltre 100 microgrammi in certe ore). Si è arrivati addirittura, per la prima volta dopo 17 anni, a una giornata di targhe alterne.
(foto da energylivenews.com)
La candidata del centrodestra Nathalie Kosciusko-Morizet accusa i socialisti che han governato Parigi di non aver preso provvedimenti per limitare i diesel. La candidata socialista Anne Hidalgo ricorda che l’avversaria è stata ministra dell’Ecologia con Sarkozy e ha lasciato passare incentivi al cambio dell’auto che di fatto favorivano i diesel. Entrambe se la prendono coi Verdi, perché uno dei loro leader, Pierre Serne, divenuto vicepresidente dell’azienda dei trasporti, ha votato per l’acquisto di nuovi bus diesel per spendere meno rispetto a quelli elettrici e poter tenere basse le tariffe del trasporto pubblico. «L’inquinamento viene soprattutto dal traffico privato che combattiamo», replicano gli Ecolos. Tutti e tre convergono sull’ipotesi di escludere nei prossimi anni da Parigi il trasporto commerciale diesel.
È inedito e politicamente molto interessante che in una metropoli come Parigi si sia osato fermare metà del traffico privato lunedì scorso a sei giorni dalle elezioni e che il tema anti-diesel abbia così spazio. Sempre in queste calde giornate parigine è stato preso un provvedimento promozionale che ha ispirato anche, subito dopo, i nostri milanesi, ovvero la gratuità del bike sharing. A Roma, invece, domenica scorsa si è bloccato il traffico per cinque ore al mattino e quattro al pomeriggio, sempre per fronteggiare i picchi di inquinamento in una inedita alta pressione primaverile. Com’era facile prevedere, il calo dello smog degli scorsi mesi di gennaio e febbraio, dovuto alla quantità eccezionale delle ore di pioggia, non era un progresso stabile. E ora i diesel sono nel mirino. Europeo.