Mobilità nuova e rigenerazione urbana, ripartire dalla scuola
Legambiente: “Gli studenti siano protagonisti di una nuova cultura della mobilità urbana. Alle istituzioni chiediamo di intervenire subito affinché gli istituti scolastici tornino ad essere luoghi belli e piacevoli da frequentare, spazi di socializzazione e di aggregazione”
25 March, 2014
Lo apprendono a scuola. O meglio: lo imparano nel tragitto che da casa li porta a scuola che la mobilità è soprattutto motorizzata e quindi, appena l’età diventa quella da patente, tendono a montare su uno scooter o a mettersi al volante di un’automobile. E chi sceglie di spostarsi a piedi o in bici lo fa ancora a proprio rischio e pericolo, affrontando il traffico impazzito intorno alle scuole: automobili che si aggrovigliano senza nessun criterio, moto che proseguono a zig zag tra i pedoni, eccessiva velocità, parcheggi in seconda fila, sosta sui marciapiedi e sulle strisce pedonali. E dall’inizio dell’anno le notizie delle agenzie di stampa ci raccontano già di decine di episodi di incidenti stradali a danno di bambini avvenuti davanti alla scuola.
“È dunque a partire proprio dalle scuole che è necessario rilanciare l’idea di una #MobilitàNuova – dichiara Francesca Gramegna direttrice di Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta, per creare un reale e duraturo cambiamento culturale e per tutelare il territorio in cui si vive. Per questo Legambiente rilancia la proposta di “un’Area B” in prossimità di ogni scuola, per liberarle dall’invasione delle automobili e per fare in modo che i Bambini possano recuperare spazi urbani per il movimento e per il gioco, dove imparino a crescere, a socializzare e a relazionarsi col mondo senza sentirsi costretti dalle pareti domestiche e dai rischi del traffico.”
La proposta arriva in occasione della tappa a Torino del Treno Verde 2014 di Legambiente e Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, in sosta fino a venerdì 28 marzo, al binario 1 della stazione Porta Nuova. Proprio per parlare di mobilità e rigenerazione urbana alle ore 17 a bordo della quarta carrozza del convoglio ambientalista, ci sarà l’incontro “Non siamo giovani marmitte!”. Introduce e modera: Francesca Gramegna, direttrice Legambiente Piemonte Valle d’Aosta. Saluti Roberta Levi, Assessorato alla Politiche Educative del Comune di Torino. Esperienze: Pier Giorgio Turi, responsabile del Laboratorio Città Sostenibile - ITER della Città di Torino – progetto Torino Smart School Mobility; Francesca Di Ciccio, Ufficio Pianificazione ed Educazione Ambientale e Agenda21 della Provincia di Torino; Michele Gueli, genitore scuola media Manzoni - Bike to School Torino; Virginia Corrado, Liceo Gioberti - sperimentazione mobility manager studentesco; Giulio Gonella, collettivo Alter.POLIS – campagna MOBILITÀzione. Apre il dibattito: Gabriele Del Carlo – vicepresidente Bike Pride e consigliere della Circoscrizione 8.
“Vogliamo che le nostre scuole siano in grado di rendere i bambini più consapevoli dei propri diritti di cittadinanza, tra cui quello fondamentale di potersi muovere in maniera autonoma nella propria città. Non si può parlare di rigenerazione urbana senza prendere in considerazione l’interscambio fra scuola e territorio – aggiunge Gramegna -. Troppo spesso, invece, queste aree si trasformano ogni giorno in zone franche dove le più semplici regole di buon senso nonché le norme del codice della strada vengono impunemente infrante. Dai ragazzi, inoltre, occorre partire per una nuova cultura della mobilità che aiuti a mantenere contenuta la tendenza tutta italiana ad un uso smodato dell’automobile”.
Legambiente chiede, dunque, al Comune di Torino che intorno alle scuole vengano istituite delle ZTL: zone con fasce orarie di divieto di transito e limite di velocità di 30 chilometri all’ora, dove sia vietato parcheggiare e sostare e dove vengano realizzati percorsi sicuri e attrezzati per gli studenti che vanno in bici o a piedi. Per contenere il rischio di incidenti, innanzitutto, e ridurre l’inquinamento laddove i più piccoli trascorrono molte ore. Andare a scuola a piedi o in bicicletta fa bene alla salute e all’ambiente. Rinforza il cuore e le ossa, aiuta a bruciare grassi e calorie e migliora l’umore. Inoltre non usare l’auto migliora l’aria che respiriamo: secondo i calcoli di Legambiente infatti 100 studenti che vanno a scuola senza usare l’auto fanno risparmiare all’ambiente oltre una tonnellata di CO2 all’anno. Senza contare i risparmi di benzina e di spese mediche per le famiglie.
Per approfondire il tema della mobilità e della connessione con la qualità dell’aria, sempre sul Treno Verde, è previsto alle ore 18:30, l’incontro “A pieni polmoni”. Le polveri sottili continuano a soffocare Torino rendendo l’aria irrespirabile e mettendo a rischio la salute dei cittadini. Il capoluogo piemontese continua a detenere il primato di città più inquinata d’Italia con 126 giorni oltre i limiti di legge nell’ultimo anno. Come uscire dall’emergenza sanitaria in corso? Analisi: Alessandro Bertello, responsabile Ufficio Controllo della Qualità dell’Aria della Provincia di Torino – la qualità dell’aria nell’agglomerato torinese. Situazione e prospettive; Claudia Galassi, epidemiologa della Città della Salute e della Scienza-Università di Torino – smog e effetti sulla salute. Presentazione dei risultati del progetto di ricerca europeo ESCAPE; Giulia Conigliaro, circolo Molecola Legambiente Torino - effetti dello smog in età pediatrica. Studio sugli accessi ospedalieri al pronto soccorso dell’ospedale Regina Margherita. È stato invitato l’assessore all’Ambiente del Comune di Torino Enzo Lavolta. Apre il dibattito con cittadini e amministratori: Federico Vozza, vicepresidente Legambiente Piemonte e Valle d’Aosta.
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