Strisce blu e sosta fuori orario: gli interventi a Torino in Consiglio Comunale
Per alcuni dover pagare una multa per aver sostato oltre l'orario pagato è un "balzello" da cui il Sindaco dovrebbe "liberare i torinesi". La replica di Fassino: "Le strisce blu non sono un’invenzione per comminare sanzioni ma per migliorare la rotazione sui parcheggi, e a fronte di un bilancio di 1 miliardo e 300 milioni ne fanno incassare appena 3"
31 March, 2014
Durante la seduta del Consiglio Comunale di Torino di lunedì 31 marzo, il sindaco Fassino ha risposto alle comunicazioni sulle sanzioni della sosta a tempo, richieste di Fabrizio Ricca capogruppo della Lega Nord. Ecco gli interventi dei consiglieri e la replica del sindaco.
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Sindaco Piero Fassino
Nell’incontro dell’Anci con il Ministro dei Trasporti e il Ministro dell’Interno Alfano, per la questione delle soste nelle strisce blu a orario, è giunta a due conclusioni, chiari e inequivocabili.
In primo luogo la sosta sui sedimi comunali è di totale competenza dei Comuni stessi e dunque anche la regolazione della sosta e dei parcheggi sono competenze comunali. In secondo luogo si è stabilito che, qualora la sosta vada oltre il tempo pagato è diritto del Comune erogare una sanzione, sulla base di propri atti deliberativi.
Infine voglio sfatare un luogo comune, tanto diffuso quanto falso: il fatto che i comuni facciano i bilanci con le multe. Il Comune di Torino con le sanzioni di ogni tipo di divieto di sosta incassa 3 milioni di Euro l’anno, soltanto una parte dei quali deriva da sanzioni in zone a strisce blu. E questo a fronte di un bilancio di 1 miliardo e 300 milioni di Euro.
Fabrizio Ricca – Lega Nord
Oggi vogliamo sapere fino a quando sarà pronto il Regolamento come si dovranno comportare gli ausiliari del traffico di Gtt. Cosa succede oggi senza un regolamento?
Possiamo dire che le multe non sono lecite fino al Regolamento, al quale siamo d’accordo a condizione che diminuiscano le tariffe per la sosta delle auto.
Enzo Liardo – Nuovo Centrodestra
Anche dopo le comunicazione del sindaco il problema sussiste. Possono esserci soluzioni alternative e non punitive.
La mia proposta è che basterebbe andare oltre la mezzora di sforamento per sanzionare con il pagamento fino a fine servizio, una soluzione equa per gli automobilisti e l’Amministrazione.
Maurizio Marrone – Fratelli d’Italia
Ritengo che il chiarimento del Ministro ha tolto ogni polemica su questo tema. Il problema non è il momento dell’accertamento perché la sanzione scatta quando viene accertata dall’ausiliario Gtt. Si dovrebbe consentire al trasgressore di pagare la parte mancante entro pochi giorni e quindi applicare la sanzione solo in caso di mancato pagamento.
Silvio Magliano – Nuovo Centrodestra
Dovremo capire, alla luce delle sanzioni effettuate, quante sono effettivamente pagate ed entro quanto tempo. Allo stesso modo conoscere quanti non sono rintracciabili e le sanzioni risultano inevase, per capire se il nostro sistema sanzionatorio è sostenibile o no. A me pare di no.
Silvio Viale - PD
Sono un po’ sorpreso dal tono di alcuni commenti. Se la domanda retorica è “i cittadini non sanno”, io dico che i cittadini invece sanno benissimo come funziona. Se hanno dubbi è solo se pagare o decidere di non farlo. Se poi la proposta della regola di fare i furbi arriva direttamente dai banchi del Consiglio comunale e in particolare dalla parte che fa dell’ordine e della disciplina una regola, allora non so proprio più cosa dire.
In sostanza: ci siamo dati delle regole, dobbiamo rispettarle; vogliamo modificare quelle regole, facciamolo prendendoci la responsabilità di farlo! Ma nessun torinese può pensare oggi di non pagare le sanzioni.
Paola Ambrogio – Fratelli d’Italia
Rilevo come l’intervento del Sindaco si sia focalizzato principalmente sul metodo e non sul merito. Nel senso che, invece di cogliere una possibile apertura derivante da questa interpretazione per cancellare un balzello verso i torinesi, il Sindaco si è concentrato sulle difficoltà relative al metodo da utilizzare per elevare la sanzione della parte eccedente. Non trovo che sia questo il giusto approccio.
Mi chiedo poi quali saranno i tempi per l’applicazione di questo regolamento e mi chiedo anche come si comporteranno i comuni della provincia. Come faranno i cittadini a conoscere la sanzione applicata nei vari comuni della provincia, ovvero se verrà applicato un tipo di sanzione uguale per tutti i comuni o ognuno sceglierà un diverso approccio al tema.
Forse servirà un Consiglio aperto cui far partecipare anche ACI e federconsumatori.
Giuseppe Sbriglio – IdV
Mi permetto di formulare una proposta al Sindaco. Dobbiamo dare un segnale che deve essere, non la punizione dei consumatori, ma un criterio equo offrendo una scelta al consumatore fra: “Contatore a tempo” o “Criterio fisso, minimo un’ora”. Al cittadino dobbiamo dare la possibilità di scegliere fra l’acquisto di un dispositivo elettronico che faccia pagare il tempo effettivamente speso sul suolo pubblico o l’utilizzo della macchinetta a gettone pagando minimo un’ora e con la possibilità di sforare fino a due ore e trenta con il pagamento della differenza. Allo scadere di quel tempo, deve però scattare la sanzione. Un modo per differenziare il furbetto da chi ha esigenze reali.
Sindaco Piero Fassino
Le strisce blu non sono un’invenzione per comminare sanzioni ma sono state pensate per migliorare la rotazione sui parcheggi, e sono utilizzate in molte altre città con amministrazioni e giunte di ogni orientamento politico.
Le modalità delle sanzioni e il loro importo sono deliberate dal Consiglio comunale, che naturalmente è sovrano nel definirle.
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