Sosta oltre l’orario e multe: la rivoluzione arriverà dal Messico?
Meglio rischiare la multa scapicollandosi al parcheggio per arrivare prima che scada il biglietto, o pagare 30 centesimi con un click dal proprio cellulare, mentre ci si dirige con calma verso la propria auto? La risposta alla domanda la dà un’applicazione per smartphone che arriva dal Messico. E promette grandi cambiamenti…
14 April, 2014
Ormai c’è un’app un po’ per tutto: da quella per non sbagliare la raccolta differenziata a quella che ricarica l’auto elettrica tutta da sola. E allora, perché non pensare ad un’applicazione che sia in grado di risolvere anche il problema della sosta scaduta, sulla cui “multabilità” in Italia stanno discutendo accanitamente Ministeri e Comuni.
In effetti, ci hanno pensato. L’app si chiama Mobiliz e arriva dal Messico. A progettarla è stata una neonata e omonima impresa di Città del Messico, che ha attirato l’interesse, l’appoggio e i finanziamenti di realtà molto più grandi, da Microsoft alla FUMEC, la Fundación México- Estados unidos para la Ciencia. L’idea è semplice: in un mondo in cui gran parte delle persone che possiedono un’automobile possiedono anche uno smartphone, ha ancora senso dover correre di persona al parchimetro per poter inserire nuove monete e prolungare la sosta?
L’applicazione messa a punto dai ricercatori messicani avvisa il proprietario dell’auto tramite sms quando il parcheggio sta per scadere e gli permette di pagare nuovi minuti di sosta attraverso la propria carta di credito, adeguatamente protetta dalla piattaforma di pagamenti P2P/P2B. In questo modo si evita il rischio di incorrere in sanzioni da parte degli automobilisti e allo stesso tempo, grazie all’estrema semplicità e comodità del rinnovo del ticket, aumentano gli incassi dei comuni: è difficile infatti che un cittadino messo davanti a una scelta come “pago 30 centesimi ora con un click oppure rischio una multa da 50 euro mentre mi scapicollo al parcheggio” esiti a lungo…
Secondo il fondatore di Mobiliz, Martín Castañón, il sistema ha grandi potenzialità di sviluppo e ha già cominciato ad attirare l’attenzione di diversi comuni, in Messico e negli Stati Uniti. D’altronde, il settore sosta è un mercato ricco: gli incassi annuali sono stimati in oltre 5 milioni di dollari in Messico e in 20 milioni di dollari negli USA.
Inoltre, il sistema ideato dalla start up ha un grande vantaggio: si poggia su tecnologia già esistente per quanto riguarda gli utenti, che non dovranno quindi pagare nessun nuovo strumento per poter accedere al servizio. L’investimento riguarda semmai i parchimetri comunali e la comunicazione con gli incaricati della vigilanza. Un settore dove però l’informatizzazione corre sempre più veloce, e in cui le esperienze già messe in pratica – si pensi al sistemi di parcheggi di San Francisco o alla rete di controlli di Lisbona – hanno ampiamente dimostrato quanto valga la pena investire.
Leggi anche:
Strisce blu: le città italiane incassano sempre meno
Lisbona: per muoversi meglio, si comincia dalla sosta | Intervista a Óscar Rodrigues