Uno sguardo sul "Salone del Mobile" di Milano: nel design sempre più spazio all'ecosostenibilità
La ricerca della sostenibilità ambientale cambia il mondo del design:"Non c'è azienda che non la tenga in considerazione" dice Marco Pietrosante, designer e docente universitario. IOricicloTUricicli è un progetto del Fuorisalone nato proprio per dare visibilità a giovani ecodesigner. Intanto la torinese Ventana Group testa per il Salone il marchio BeSt per viaggi ecosostenibili
13 April, 2014
di Claudia Audi Grivetta
L'equazione ecosostenibilità uguale qualità sembra ormai completamente assimilata all'interno del mondo del design. In un salone come quello del mobile di Milano, con centinaia di espositori, eventi satellite che negli ultimi anni si sono triplicati e un numero di visitatori giornalieri che si attesta sui 120-130 mila, il rispetto per l'ambiente è il leitmotiv che tiene insieme lusso e oggetti dal sapore più quotidiano. Un percorso alla ricerca della sostenibilità ambientale che ha cambiato radicalmente il mondo del design, come racconta Marco Pietrosante, designer e professore universitario romano che presta le sue competenze anche per la comunicazione di Legambiente Italia. "Fino a qualche anno fa chi parlava di sostenibilità nel mondo del design era considerato pazzo. C'era una vera e propria incomunicabilità di questi due mondi. Ora è tutto cambiato, non c'è designer o azienda che non tenga in considerazione criteri di sostenibilità ambientale nel proprio lavoro". Grandi aziende, come Kartell ad esempio, creano oggetti di lusso riciclando la plastica. Il risultato? Un universo di oggetti dorati e leggerissimi, che danno lustro alla casa e contribuiscono a riutilizzare uno dei materiali più difficili da riciclare. Complice anche una certa inclinazione del mercato, si punta tanto anche sull'abbattimento di costi di produzione e di materiali. E allora largo al riuso, in senso vero e proprio, di materiali e alla loro trasformazione. È forse ai vari fuorisalone che questo meccanismo diventa più evidente. Giovani artisti e designer, ad esempio, fanno del riciclo e del riuso una tecnica artistica passepartout. Alice Zanin, classe 1987, crea il proprio universo naturale fatto di tanti animali, con la carta dei giornali. "Tutto si trasforma, anche le parole impresse sulla carta diventano parte di un'altra narrazione", spiega.
Una intera sezione dedicata al riciclo nella suggestiva cornice del lussuoso albergo milanese Nhow in corso Tortona. Si chiama IOricicloTUricicli, progetto nato per dare spazio e visibilità a giovani talenti emergenti del panorama dell'ecodesign, giunto quest'anno alla sua quinta edizione. Tema del 2014: GreenItaly. Pezzi unici, sperimentazioni inedite di materiali di uso comune, "con i quali elaborare utopie sostenibili e pratiche rivoluzionarie", spiegano gli organizzatori. Ecco allora i dondoli fatti con il cartone di Davide Paganotti, i cappelli realizzati con i sacchi del caffè di Feine Hüte - Coffee to go e i gioielli prodotti con gli scarti dello studio di architettura di Chiara Cerea.
BeSt: viaggi ed eventi ecosostenibili
Se l'evento è sostenibile è sicuramente migliore: con questa filosofia la torinese Ventana Group ha deciso di testare con il Salone del Mobile ciò che si sta preparando in vista di Expo 2015. Un percorso che prevede la stretta collaborazione col Comitato Italiano per il Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite (WFP Italia) in joint venture con aziende italiane che vorranno aderire all'iniziativa e diventare quindi "BeSt - Beautiful Sustainable Events and Travels". Sostenibilità declinata in tre modi: risparmio energetico, food and beverage a chilometro zero e trasporti green. Le aziende italiane organizzano almeno tre eventi sostenibili in tre anni, il tre per cento del ricavato va a progetti del WFP nel mondo. In cambio viene offerta la possibilità di sposare strettamente il tema di Expo 2015 e di aderire profondamente alla filosofia sottesa all'Esposizione Universale. Tutto questo processo si chiama BeSt, migliore, nel senso che prevede l'utilizzo dell'eccellenza italiana in termini di organizzazione e ospitalità declinata con il rispetto dell'ambiente e dell'economia locale. "Nel mondo dei viaggi non esisteva nulla del genere" commenta Luca Tonelli, amministratore delegato di Ventana Group. "Siamo riusciti, con il preziose aiuto del World Food Program Italia, a coinvolgere partner di ogni tipo, dagli albergatori, ai ristoratori, fino a Trenitalia e a Poste Italiane. Best è un marchio che ci rende particolarmente orgogliosi".