Taranto, calo del benzo(a)pirene. Lo studio di Federico Valerio pubblicato sul suo blog
Per Federico Valerio, chimico ambientale e perito dell’accusa nel procedimento che portò alla chiusura della cokeria Ilva di Genova, a Taranto il benzo(a)pirene è “sparito” a causa della chiusura delle cokerie, così come avvenne a Genova. Per cautela - propone il chimico - "si attivi una nuova centralina più ad Est delle attuali"
15 April, 2014
Secondo il chimico ambientale, Federico Valerio, “appare plausibile che la riduzione progressiva dell'inquinamento registrato in via Machiavelli (Rione Tamburi di Taranto), possa essere in gran parte attribuito allo spegnimento delle sei batterie, in particolare le batterie di forni 5-6, 3-4, 9-10”. Spegnimento grazie al quale, secondo i dati dell’Arpa Puglia dal 2010 al 2013, il livello di benzo(a)pirene nel quartiere Tamburi di Taranto è "crollato" da 1,8 a 0,18 nanogrammi a metro cubo. La stessa cosa è accaduta nello stabilimento dell’Ilva ubicato nei pressi del quartiere genovese di Cornigliano. “Nel capoluogo ligure l'andamento della media mobile del B(a)P – scrive Valerio - dopo l'avvio dello spegnimento delle quattro batterie attive nell'acciaieria, ha fatto registrare un simile andamento, con una riduzione della concentrazione del BaP di oltre il 95%”.
Nei giorni scorsi, l’associazione Peacelink di Taranto aveva messo in dubbio, con un dossier presentato alla Commissione Europea, le analisi dell’Arpa Puglia ipotizzando, che il calo fosse nascosto dalla presenza di ozono, quale fattore interferente sulle misurazioni della sostanza killer. "In presenza di ossidanti come l'ozono, il benzo(a)pirene può essere degradato" perciò Peacelink raccomandava all’Arpa l’uso di "un denuder” di ozono nel sistema di campionamento”.
Tuttavia - Federico Valerio propone in via cautelativa - “di attivare una nuova centralina più ad Est delle attuali, in zone di sicura ricaduta delle emissioni diffuse delle batterie 7, 8, 11, 12”. In effetti, lo spegnimento progressivo delle cokerie tarantine – ipotizza Valerio - “può aver spostato l'impatto delle cokerie in funzione sempre più lontano dalla centralina di via Machiavelli”, determinando dunque che “la centralina di via Machiavelli non sia più rappresentativa del massimo impatto sull'abitato di Tamburi delle cokerie ancora in funzione”.
“In base all'esperienza genovese – raccomanda infine Valerio –le nuove misure devono essere effettuate sul tetto di civili abitazioni, il più vicino possibile ai confini delle acciaierie e lontane un centinaio di metri dalle vie di maggior traffico. Queste nuove misure si ritengono indispensabili per verificare, correttamente, nella situazione attuale, l'effettivo rispetto dei limiti delle emissioni delle cokerie rimaste in funzione”.
LEGGI ANCHE
Per leggere l’intero articolo: “A Taranto il benzopirene è sparito”. Articolo di Federico Valerio del 14 aprile 2014.
http://federico-valerio.blogspot.it