Il nuovo Stadio della Roma: via libera dal 12 maggio?
Opera faraonica da 300 milioni di euro, il nuovo stadio della Roma potrebbe ricevere il via libera dal 12 maggio quando verrà consegnato il piano di fattibilità. La costruzione dovrebbe prevedere anche nuovo ponte sul Tevere e la prosecuzione della Metro B
06 May, 2014
La realizzazione di qualunque opera pubblica prevede, come primo step, la consegna di un piano di fattibilità affinché possa essere dato inizio ai lavori. Quando parliamo dello Stadio della Roma non stiamo poi parlando di un’opera qualsiasi ma di un colosso (o Colosseo?) da 300 milioni di euro che modificherà l’assetto stesso della Capitale. James Pallotta, presidente dell'A.S. Roma, ha presentato il 26 marzo il progetto per la realizzazione del nuovo stadio della sua squadra che dovrebbe essere costruito entro 24 mesi ed ora, il 12 maggio, potrebbe essere presentato in Campidoglio il piano di fattibilità.
La realizzazione dell’opera non potrà, di certo, essere presa alla leggera poiché dovrà essere affiancata da pesanti modificazioni alla viabilità cittadina di cui è consapevole anche l’ Assessore alla Trasformazione Urbana Giovanni Caudo che ne parla ai microfoni di Radio Roma Capitale: “Ricordo sempre che l’orientamento della Giunta è quello di rispettare i tre interessi in gioco: quello della società As Roma, quello dei tifosi della Roma, che rappresentano una fetta importante della cittadinanza, ma soprattutto il terzo interesse, quello della totalità dei cittadini di Roma. Chiediamo quindi - ha sottolineato Caudo - la risoluzione delle problematiche urbanistiche del quadrante, che sono diverse: serve un nuovo ponte sul Tevere, un nuovo svincolo viario. Inoltre crediamo che il tifoso debba avere il diritto di arrivare allo stadio anche tramite trasporto su ferro. Su questo ci sono varie possibilità: ad esempio, proseguire la linea B fino allo stadio, utilizzando il tragitto della Roma-Lido”.
Altrettanto importanti saranno però studi ed analisi ambientali. Non bisogna dimenticare infatti che l’edificio verrà realizzato ad un passo dal Tevere e quindi non potranno essere presi con superficialità i vincoli paesaggistici ma soprattutto idrogeologici del luogo. “Sullo stadio serve la massima chiarezza e trasparenza, ci sono vincoli e condizioni importanti e costi da sostenere che vanno discussi con la città, tanto più che si sta programmando di fatto una nuova centralità fuori dal piano regolatore", ha detto Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio. "Nell'area di Tor di Valle ci sono diversi elementi di delicatezza, la presenza del Tevere a pochi metri e i vincoli paesaggistici e idraulici che ne derivano, le destinazioni e gli indici di piano regolatore, l'impianto di depurazione e teleriscaldamento da interrare, le questioni infrastrutturali legate alle ferrovie e metropolitane e al vincolo autostradale. Attendiamo la presentazione formale del progetto al Comune, invece, per capire quantità e funzioni commerciali e di uffici che saranno previste, mentre la legge è chiara rispetto all'impossibilità di realizzare cubature residenziali, nell'area o altrove a copertura dei fabbisogni economico finanziari".