Quanto sono rinnovabili i comuni del Lazio? Il rapporto di Legambiente
In costante crescita il solare (termico e fotovoltaico). Stabili le altre fonti di energia in una regione che, secondo Legambiente e GSE, avrebbe tutti i comuni alimentati da almeno una fonte rinnovabile
07 May, 2014
Ormai tutti i comuni del Lazio sono alimentati almeno da una fonte rinnovabile. L’energia idroelettrica ha una “antica tradizione” nel Lazio visto che a Tivoli fu installata la prima centrale italiana nel 1886 e si attesta a 402 KW senza incrementi rispetti ai dati del 2012.
La grande sorpresa del Rapporto sui Comuni Rinnovabili 2014 è sicuramente l’energia solare i cui valori schizzano, rispetto al 2012, da 1.072 MW a 1.141 MW. La crescita è avvenuta soprattutto nel caso del solare su tetto sia privato che pubblico. A Roma ad esempio sono stati installati 228 impianti fotovoltaici su 183 edifici scolastici e su altri 7 edifici pubblici raggiungendo una potenza complessiva di 2.730 kWP e riducendo l’emissione di Co2 di circa 55.350 tonnelate annue: quanto 1.400 automobili.
Sebbene i principali riconoscimenti vadano tutti ad alcuni comuni nel nord Italia, la regione Lazio si qualifica come virtuosa in ben due classifiche. Anzitutto per quanto riguarda la potenza, in termini assoluti degli impianti solari, troviamo come seconda classificata Montalto di Castro (VT) con 152,3 MW e 250 impianti. Tra i primi 10, nella medesima classifica, anche Roma con 123 MW su 5.416 impianti e Latina con 67,3 MW su 765 impianti.
Anche centri più piccoli laziali si attestano questa volta tra le prime 50 città italiane per la produzione di solare fotovoltaico sui tetti. E’ il caso di Broccostella nel Frosinate che, grazie a finanziamenti comunali, ha installato 138,24 KW di pannelli fotovoltaici per gli edifici pubblici.
Altro settore interessante è quello dell’energia eolica. Se infatti la potenza generate dalle centrali laziali resta sostanzialmente costante a 51 MW, è comunque interessante notare che si diffondono sempre di più mini impianti eolici per il consumo domestico come inoltre l’impianto micro eolico da 3 kW realizzato sul tetto di un’abitazione privata nel Comune di Guidonia Montecelio (RM).
Lazio quindi virtuoso ma ancora molto indietro rispetto ad altre regioni italiane ed europee. Interessante infine notare che l’uso delle tecnologie fotovoltaiche si stia diffondendo anche in ambiti nuovi: l’illuminazione stradale prima di tutto ma anche nel settore dei rifiuti. A Roma sono infatti stati installati ben 8 compattatori K-Solar e costipatori scarrabili completamente autonomi dal punto di vista energetico grazie a 6 pannelli solari da 245W l’uno.
“Le rinnovabili anche nel Lazio hanno superato ogni aspettativa in pochi anni, le tecnologie sono affidabili e migliorano di giorno in giorno, tutti i Comuni hanno almeno un impianto fotovoltaico, ora bisogna accelerare per battere anche così la crisi economica, creare lavoro e fermare i cambiamenti del clima –afferma Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio-. Servono buone politiche pubbliche, la Regione Lazio deve investire i fondi europei in questa direzione e mettere in campo un buon piano energetico regionale, per favorire un migliore sfruttamento di tutte le risorse, il mini eolico nelle aziende agricole ad esempio, ma anche per impianti geotermici e pompe di calore, puntando molto sull'efficienza energetica. La nuova energia distribuita, efficiente e da fonti rinnovabili, fa risparmiare famiglie e imprese, autoproducendo energia termica ed elettrica, ed è una realtà che porta a dismettere mega impianti a combustibili fossili, carbone e olio combustibile.”