Cassonetti d’autore, da degrado ad opera d’arte con Retake Roma
Cittadini uniti contro il degrado e stretti intorno ai beni comuni: è questo Retake Roma, organizzazione no profit che ripulisce la Capitale dal vandalismo e che negli ultimi giorni ha decorato insieme a un'artista di fama internazionale un cassonetto dell'immondizia. Ne parliamo con Paola Carra, cofondatrice del movimento
08 May, 2014
Creatività, comunità, decoro. Queste le parole chiave di Retake Roma un movimento no profit che mira a ripulire la Capitale devastata dal vandalismo e dalla sporcizia. Non si parla dei graffiti che, se effettuati con l'autorizzazione del proprietario del relativo spazio, possono essere ritenuti vere e proprie forme di arte, ma di tag e scritte che imbrattano edifici privati o spazi pubblici e che sono considerati come vandalismo, punibile legalmente.
Negli ultimi giorni, l'associazione si è resa protagonista di un attacco d'arte...ai cassonetti dell'immondizia. In Piazza Annibaliano infatti l'artista Christina Finley ha decorato il primo di una serie di cassonetti con carta da parati. Promuovere arte per combattere il degrado, è questo il senso dell'operazione condotta dai volontari di Retake in collaborazione con Ama e polizia per il decoro e la sicurezza della città (PICS). Il secchio era nuovo ed è stato consegnato a Retake dall'Ama con il permesso del Comune. “Abbiamo voluto dare una dignità al cassonetto: si tratta di un oggetto di arredo urbano che va curato e non vandalizzato come succede a Roma”, ha spiegato Paola Carra, cofondatrice di Retake Roma, ad Eco dalle Città. “Eventi come questo nei vari quartieri di Roma hanno come scopo quello di stimolare i cittadini a prendersi cura della propria città”.
Paola, come e quando nasce Retake Roma?
Retake nasce 4 anni fa per volontà di Rebecca Spitzmiller, un'americana stanca e disperata a causa delle scritte e delle tag che imbrattano la zona in cui vive, il quartiere africano (Viale Eritrea). Da sola, ha cominciato a rimboccarsi le maniche e a ripulire le strade con dei solventi. Io sono venuta a sapere del movimento e mi sono unita a Rebecca, cominciando a coordinare i cittadini di Roma Nord interessati a questa attività. In pochi mesi siamo diventati centinaia: è evidente che i cittadini hanno il desiderio di fare qualcosa, di intervenire contro il degrado che li circonda. Muoversi in maniera coordinata e in compagnia ha fatto trovare a tanti il coraggio di scendere in strada per occuparsi dei luoghi e dei beni comuni. La strada, i marciapiedi, l'arredo urbano sono proprietà di tutti, ma spesso in Italia diventano “terra di nessuno”. Con Retake i cittadini si stanno riprendendo Roma e i beni comuni.
Qual è il rapporto con le istituzioni?
Retake ha fatto della cooperazione e della condivisione con le istituzioni un punto di forza: i cittadini che partecipano agli eventi di Retake non vogliono soltanto protestare per il degrado ma vogliono fare realizzare davvero qualcosa, dare l'esempio su come potrebbero cambiare le cose unendosi attorno ai beni comuni. Ci rendiamo conto che spesso le amministrazioni senza il sostegno e la collaborazione dei cittadini non possono realizzare grandi cambiamenti. Per questo, da subito ci siamo messi in contatto con il Comune di Roma e abbiamo trovato tante persone che ci sono venute incontro: l'Ama ci ha fornito i materiali per ripristinare il decoro come pennelli, solventi e pitture, e i PICS ci hanno affiancati in molte delle nostre attività.
E i giovani come vedono queste attività di decoro?
L'educazione dei giovani per Retake è fondamentale! Sono tanti i ragazzi che si uniscono all'organizzazione e partecipano ai nostri eventi per strada, percepiscono e condividono il tema della pulizia e del decoro urbano. Inoltre, insieme al progetto Labsus abbiamo così portato nelle scuole Rock your School, un progetto di educazione alla manutenzione dei beni comuni condivisa con le istituzioni. Proprio sabato 10 maggio si svolgerà l'evento conclusivo del programma Rock your School in ospedale, che vedrà gli studenti della sezione ospedaliera dell’I.C Maffi, attualmente degenti nella Clinica Ematologica del Policlinico Umberto I, e 25 ragazzi del Liceo De Sanctis di Roma svolgere tante operazioni di manutenzione nelle strade che circondano la clinica: pulizia dei muri dai tags e verniciatura, rimozione di adesivi e di cartelli abusivi, abbellimento con piante della fioriera all’ingresso della clinica. Anche in questa occasione sarà decorato un cassonetto, come avvenuto pochi giorni fa a piazza Annibaliano.
Ma perché è importante fare Retake?
Semplicemente, perché fare Retake fa bene alla salute e alla città!!
E allora, buon Retake a tutti!
Per seguire e unirsi alle attività di Retake Roma, visitate il sito internet e la pagina facebook dell'organizzazione.
(Foto di RetakeRoma)