Taxi contro Uber e NCC | La proposta dell'assessore Maran
L'assessore Maran fa una proposta di lavoro in 5 punti al Governo per garantire innovazione e legalità in merito ai servizi taxi e NCC: "Le nuove tecnologie offrono agli utenti opportunità straordinarie e vanno valorizzate. Chi pensa di poterle impedire perde in partenza. Ma devono cooperare con le istituzioni"
18 May, 2014
L'assessore all'Ambiente di Milano, Pierfrancesco Maran, fa una proposta di lavoro in 5 punti al Governo per garantire innovazione e legalità in merito ai servizi taxi e NCC (Noleggio con Conducente). “È arrivato il momento di dire basta alle irregolarità, basta alle violenze e basta alle minacce. Serve che tutti facciano la propria parte in modo costruttivo, perché si possa raggiungere un risultato concreto e utile, in primo luogo per i cittadini”, ha spiegato. “Come Comune di Milano vogliamo portare al Governo una proposta per restituire ai servizi taxi ed NCC regole certe e accettabili per tutti, definendo per legge l’esistenza di intermediari NCC (di cui oggi la legge 21/92 non parla, ma che nei fatti esistono) e stabilendo in modo chiaro le norme cui devono sottostare.
Ecco dunque i 5 punti che, per 2 settimane, rimarranno pubblicati sul sito del Comune per permettere a chiunque lo voglia di inviare possibili modifiche (all'email dc.trasportiambiente@comune.milano.it) e che diventeranno poi la proposta ufficiale che il Comune porterà al Ministro Lupi, come contributo alla soluzione di una tematica su cui il Ministero non può più rimanere in silenzio”.
“Il conflitto tra taxi ed #NCC è in atto a livello mondiale ed è di difficile gestione attraverso le leggi vigenti, sia in Italia sia all’estero. Non si può più continuare in questo quadro di incertezza e ad oggi le città hanno cercato di intervenire nell’ambito ristretto dei loro poteri sanzionatori. È mancata però una visione nazionale in grado di adeguare le regole alle nuove tecnologie, imponendo ai nuovi operatori diritti e doveri. Le nuove tecnologie offrono agli utenti opportunità straordinarie e vanno valorizzate. Per questo chi pensa di poterle impedire perde in partenza. È opportuno, allo stesso tempo, chiarire che chi gestisce queste nuove tecnologie è corresponsabile del loro corretto uso e deve cooperare per il rispetto delle regole con le istituzioni. Tutto questo non significa, però, che saranno tollerati ulteriori irregolarità, atti di violenza, verbale e fisica, e minacce. La legalità viene prima di tutto e il Comune con la Polizia locale è già attivo per farla rispettare (anche in merito al nuovo servizio #UberPop). Ma la sicurezza delle persone non deve mai essere a rischio”.
I cinque punti della proposta
1. Istituire un registro nazionale di intermediari NCC (Noleggio con Conducente).
Le società che fanno intermediazione definiranno gli accordi economici e avranno il vincolo di far rispettare le regole agli NCC che aderiscono.
Gli intermediari dovranno fornire su richiesta alle istituzioni il registro degli NCC aderenti e delle corse effettuate, per un controllo sul rispetto delle regole: pena l’esclusione dal registro.
Ogni intermediario dovrà dotarsi di una carta dei diritti dell’utente a seguito di consultazione con le associazioni dei consumatori.
2. Gli intermediari potranno assegnare corse solamente agli NCC della Provincia o Città Metropolitana dalla quale comincia o termina il servizio richiesto.
3. Dal momento della prenotazione all’inizio del servizio dovranno decorrere almeno 90 minuti.
4. Se verranno accertate più di 3 violazioni su base annua, l’intermediario sarà sospeso dal registro nazionale per 12 mesi.
A un NCC che dovesse usare un servizio di intermediazione non registrato sarà revocata la licenza.
5. Istituire un registro nazionale di intermediari del car pooling.
L’intermediario del car pooling potrà chiedere una commissione fino al 10% del valore del viaggio e, attraverso i suoi software, dovrà monitorare che al conducente venga riconosciuto nulla più del rimborso spese di benzina e pedaggi.
Se il conducente riceverà una cifra maggiore, sarà perseguibile ai sensi dell’art. 86 del Codice della Strada (confisca del veicolo, sanzione amministrativa da 1.761 a 7.045 euro, sospensione della patente da quattro a dodici mesi).
Scarica la proposta di lavoro da inviare al Ministero dei Trasporti
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