Giornata Mondiale dell'Ambiente 2014: un decalogo sul corretto smaltimento delle lampadine a basso consumo
Dove buttare le lampadine? Perché riciclarle? Ecolamp spiega perché la raccolta differenziata delle sorgenti luminose è un piccolo gesto per avere cura della nostra Terra
04 June, 2014
Domani si festeggia la Giornata Mondiale dell’Ambiente, la festività nata nel 1972 per volere dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite. Per celebrare questa ricorrenza prestiamo attenzione alle buone pratiche che quotidianamente possiamo compiere per proteggere il nostro pianeta. Ecolamp in questa occasione vuole ricordare l’importanza della raccolta differenziata delle lampadine a basso consumo: oggetti che una volta esausti diventano rifiuti speciali, dai quali è però possibile recuperare il 95% dei materiali.
Come e perché smaltirle correttamente?
1. Centri di raccolta comunali: li chiamano riciclerie, isole ecologiche, collection point; sono aree attrezzate dove i cittadini possono portare i materiali riciclabili, ingombranti o pericolosi. Qui vanno smaltite anche le lampadine a risparmio energetico. In attesa di recarsi in uno di questi centri, le lampadine non più funzionanti possono essere conservate al sicuro da urti e cadute, ad esempio in una vecchia scatola da scarpe.
2. L’isola che c’è: per consultare l’elenco dei centri di raccolta e cercarne uno vicino alla zona di residenza, Ecolamp ha creato un’applicazione gratuita per smartphone e tablet dove trovare informazioni, mappe e contatti (Ecolamp: l’isola che c’è, per Apple e Android).
3. Uno contro uno: la vecchia lampadina può essere consegnata al negoziante, che è tenuto a ritirarla (e smaltirla correttamente), a fronte dell’acquisto di un prodotto equivalente.
4. Uno contro zero: il nuovo decreto sui RAEE (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) prevede che i punti vendita di maggiori dimensioni ritirino i piccoli RAEE, lampadine incluse, senza l’obbligo di acquisto di nuovi prodotti.
5. Differenziata sì, differenziata no: lampadine a basso consumo, tubi al neon e LED devono essere separati dai normali rifiuti urbani. Le vecchie lampadine ad incandescenza e quelle ad alogeni vanno gettate, invece, nell’indifferenziata (il cosiddetto sacco nero).
6. Mercurio: all’interno delle lampade fluorescenti è contenuta una piccola quantità di mercurio (<5mg), sostanza che, se dispersa in grandi quantità, può arrecare danni all’ambiente e alla salute.
7. Materiali da reimpiegare: grazie al corretto trattamento, dalle sorgenti luminose vengono estratti e recuperati vetro, plastica, metalli e polveri fluorescenti (contenenti mercurio). Il vetro, per esempio, può essere riutilizzato in edilizia per la vetrificazione delle piastrelle o per la composizione di materiali isolanti, come la lana di vetro.
Per tutte le informazioni sul corretto riciclo delle sorgenti luminose è disponibile il sito www.ecolamp.it oppure è possibile postare le proprie domande sulla pagina Facebook o Twitter del Consorzio.