Le recensioni di Cinemambiente: Urine Superpowers
Forse non tutti sanno che noi abbiamo passato i nostri primi mesi di vita a nuotare nell’urina. E dopo aver visto questo documentario, non ci sembrano più così folli quei vecchi saggi cinesi che bevono la propria urina due volte al giorno. La piì: da scarto fisiologico a pozione magica dai superpoteri?
05 June, 2014
di Matteo Volpengo
L'urina. La pipì.
E' strano perfino scriverlo.
Se ne parla sempre con un filo d'imbarazzo. O semplicemente non se ne parla, non è un argomento degno di attenzione. Per tutti noi è una funzione fisiologica di scarto, priva di utilità.
Quando nel corso del documentario - Urine Superpowers – ci viene detto e dimostrato che l'urina possiede addirittura dei superpoteri, più di uno spettatore resta spiazzato, incredulo, confuso. Si ha la sensazione che sia un grande scherzo, un mockumentario girato per far ridere.
Eppure ad essere intervistati sono scienziati di tutto il mondo, laureati nelle migliori università, detentori di progetti di ricerca e di brevetti.
Apprendiamo come dall'urina si possano ricavare cellule staminali di tipo neuronale, in grado di curare i malati di Alzheimer. E in futuro, a partire dalla pipì, potranno essere prodotti in laboratorio tutti i tipi di cellule del corpo umano, che serviranno per sostituire o rigenerare gli organi e i tessuti danneggiati dall'invecchiamento, da traumi o da malattie.
Allora non ci sembrano più così folli e superstiziosi alcuni vecchi cinesi che bevono la propria urina due volte al giorno, affermando che grazie a questa abitudine possono vivere più a lungo e in salute.
Sempre in Cina la pipì viene utilizzata come fertilizzante biologico per concimare frutteti di mele e ciliegie. Un agricoltore va in giro con un'enorme autocisterna, per ritirare l'urina proveniente da diversi istituti scolastici, recuperata e radunata attraverso appositi impianti.
Grazie a questo semplice fertilizzante, completamente gratuito, si ottengono ottimi raccolti senza utilizzare ormoni o prodotti di derivazione chimica.
E in occidente, dall'America all'Olanda, sono attive ricerche che permetteranno di produrre combustibile a partire dall'ammoniaca presente nell'urina. Automobili e perfino razzi potranno essere alimentati con la nostra pipì. (Per far partire un razzo nello spazio servirebbe raccogliere l'urina prodotta in un giorno dall'intera popolazione dell'Olanda – complesso sì, ma molto meglio che deforestare e trivellare...)
L'urina degli esseri umani e degli animali sarà dunque una nuova fonte di energia "verde" e rinnovabile che contribuirà a superare la nostra dipendenza da petrolio e derivati.
Un atto così semplice e quotidiano, apparentemente privo di interesse, uno scarto fisiologico accessorio, prodotto da tutti, si trasforma, grazie alla scienza antica e moderna, in una fonte di energia e rigenerazione per il corpo umano e per l'ambiente.