Unione Artigiani: "L'app per i taxi esiste, TaxiYoo: usiamola"
Unione Artigiani sulla controversia Taxi-Uber: "Sembra esserci un divario incolmabile tra chi usa le nuove tecnologie senza rispettare le regole e chi, nel rispetto delle normative vigenti, è costretto a soluzioni tecnologicamente obsolete"
12 June, 2014
L'Unione Artigiani scrive al sindaco di Milano e al ministro dei Trasporti per caldeggiare ufficialmente l'utilizzo di TaxiYoo per applicarla anche al servizio delle auto bianche. Nella controversia anti-Uber, l'associazione rappresentante dei tassisti ha voluto sottolineare l'utilità di un'applicazione che potrebbe giocare a favore del trasporto pubblico: "Nei dibattiti e commenti sulla possibilità di utilizzare i taxi anche attraverso modalità tecnologicamente più avanzate e innovative - spiegano dall'associazione - sembra esserci un divario incolmabile tra chi usa le nuove tecnologie senza rispettare le regole e chi, nel rispetto delle normative vigenti, è costretto a soluzioni tecnologicamente obsolete".
Secondo quanto fatto notare dal segretario dell'Unione artigiani, Marco Accornero, invece, l'applicazione TaxiYoo, "completamente ideata, progettata e realizzata in Italia con l'utilizzo delle tecnologie piu' innovative e nel pieno rispetto delle norme in vigore, rappresenta una risposta concreta al dilemma di rinunciare a stare al passo coi tempi, o agire fuori dalle regole". Una riposta diretta anche a Uber, la cui general manager italiana, Benedetta Arese Lucini, ha annunciato come anche nel nostro Paese la multinazionale californiana avrebbe intenzione di aprire l'app ai tassisti. "L'innovazione e' essenziale - si legge nelle lettere inviate a Roma e a Palazzo Marino dall'Unione artigiani -, ma il suo utilizzo deve conciliarsi con il contesto civile e sociale in cui viene utilizzata".
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