Italia - Uruguay: la sfida sul campo della promozione della bicicletta
In attesa della sfida mondiale fra la nazionale Italiana e quella uruguaiana Eco dalle città prova a cambiare campo di gioco, mettendo al centro la bicicletta al posto del pallone
22 June, 2014
di Fabio Zanchetta
Chi segue i mondiali di calcio in Brasile saprà che la sfida del 24 giugno fra la nazionale italiana e quella dell'Uruguay sancirà il passaggio del turno successivo ad una sola delle due nazionali.
Da Eco dalle città proviamo a cambiare campo di gioco e rilanciamo la sfida fra le due nazioni sul terreno della ciclabilità.
L'Uruguay ha un tasso di motorizzazione relativamente basso se confrontato con quello italiano, 217 auto ogni 1000 abitanti contro le 688 dell'Italia. Tuttavia, mentre in Italia si assiste ad una stabilizzazione dell'indice, in Uruguay le auto aumentano a fronte di un incremento del traffico motorizzato soprattutto nella capitale, Montevideo.
A Marzia, torinese che abita a Montevideo da dodici anni, oltre ad un pronostico calcistico, chiediamo cosa ne pensa di questa sfida ciclistica: "intanto 2-1 per l'Uruguay, loro corrono di più.."
"Non uso la bicicletta a Montevideo, troppo pericolosa e trafficata! Forse è peggio di Torino che almeno ha i controviali" chiarisce Marzia, aggiungendo comunque che "ciclisti ce ne sono e da tre o quattro anni pare che l'amministrazione abbia preso con maggiore serietà la questione: ho visto qualche nuova pista ciclabile vicino all'università e dal 2013 abbiamo un servizio di bike sharing".
"Insomma", conclude il nostro contatto in Uruguay, "qui c'è molto traffico anche se a differenza dell'Italia, sono meno le persone che possono permettersi un'auto di proprietà…"
Che Montevideo non sia una città a misura di ciclista appare chiaro anche dai numeri: le ciclabili si sviluppano per appena 24 Km ed è presente una sola zona 30.
Tuttavia, il goal in zona Cesarini lo segna l'Uruguay con un'iniziativa quantomeno lungimirante.
Il governo si sta battendo per ridurre la diffusione delle armi da fuoco offrendo ai cittadini che decideranno di restituire una pistola non registrata una bicicletta nuova (o un computer).
L'Uruguay ha un tasso altissimo di possesso di armi da fuoco(stimate in 1 milione circa per una popolazione di appena 3.3 milioni di abitanti) e l'azione del governo che mira a disarmare contemporaneamente cittadini e strade vale ben più di un goal del loro centroavanti Edinson Cavani.