Dissequestrato l’impianto di compostaggio di Grumo Appula (astronave)
La Corte d’Appello di Bari assolve in via definitiva i Delle Foglie. L'impianto di compostaggio (nominato dalla stampa "astronave" per la sua forma) non è dunque illegittimo. Dissequestrato e restituito ai proprietari l’impianto di compostaggio di Grumo Appula
22 June, 2014
La Corte d’Appello di Bari, Terza Sezione Penale, ha assolto Silvestro, Claudia e Leonardo Delle Foglie dalle imputazioni di violazioni edilizie e paesaggistiche relative alla costruzione dell’impianto di compostaggio Prometeo 2000 e ha ordinato il dissequestro dell’immobile restituendolo agli aventi diritto.
L’impianto noto come « astronave », realizzato in agro di Grumo Appula, non è abusivo né realizzato in violazione di vincoli di natura urbanistica o paesaggistica. Seguendo gli indirizzi della Corte di Cassazione, la Corte d’appello, che ha giudicato su rinvio, ha assolto gli imputati, difesi dagli avvocati Luigi Paccione e Francesco Paolo Sisto, con formula ampia.
L'impianto di compostaggio realizzato dalle società Tersan Puglia e Prometeo 2000, al confine tra Grumo ed Altamura, è stato al centro di polemiche a causa del luogo in cui si trova, cioè ma anche a ridosso del Parco dell'Alta Murgia, in una Zona a Protezione Speciale (Zps) e in un Sito di interesse comunitario (Sic). Per questo motivo risultò abusivo nonostante fosse a pochi metri della statale 96.
La Corte di Cassazione, con sentenza della III sezione penale, il 25 ottobre 2012 aveva ritenuto illegittime le motivazioni che avevano condotto la Corte d’appello di Bari in diversa composizione collegiale a disporre la confisca dei suoli e dell’impianto. Rinviando alla Corte d’Appello la Cassazione aveva segnalato l’obbligo per i giudici di entrare nel merito e valutare sia l’elemento soggettivo degli imputati, ossia l’affidamento del privato nei provvedimenti della pubblica amministrazione e la convinzione di operare in assoluta liceità, sia l’effettiva insussistenza della contestata lottizzazione abusiva.
Oggi, giudicando nel merito, la Corte d’Appello ha riformato radicalmente la sentenza del giudice monocratico del Tribunale di Bari – sezione distaccata di Modugno - del 16 ottobre 2009 assolvendo i Delle Foglie.
«La giustizia qualche volta ritarda, ma inesorabilmente quando viene perseguita con tenacia arriva: l’assoluzione di oggi non ripaga i Delle Foglie di quanto subito, ma certamente pone rimedio ad una vicenda dai contorni surreali », così gli avvocati Paccione e Sisto commentano l’assoluzione della corte d’appello.
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