Consiglio Nazionale della Green Economy, le proposte a Governo e Parlamento per il semestre italiano di presidenza Ue
Mercoledì 2 luglio inizia il semestre di presidenza italiana dell'Unione Europea. Il Consiglio nazionale della Green Economy presenta una serie di proposte su sei temi strategici dell’economia verde. In allegato il documento originale
01 July, 2014
Fiscalità ecologica, clima e energia, agricoltura sostenibile, risorse idriche, rifiuti, crescita e occupazione verde. Sono questi i sei temi al centro del pacchetto di proposte presentato dal Consiglio Nazionale della Green Economy (Cnge) a Governo e Parlamento italiani, in vista del semestre di presidenza italiana della Ue, che inizia mercoledì 2 luglio.
Il Consiglio Nazionale della Green Economy è composto da 66 organizzazioni di imprese rappresentative della green economy italiana e promuove, in collaborazione con i ministeri dell'Ambiente e dello Sviluppo Economico, gli Stati Generali della Green Economy. Il Consiglio si è dotato di 10 gruppi di lavoro su 10 settori strategici, che coinvolgono quasi 400 esperti in tutta italia con l'obiettivo di sviluppare una piattaforma di proposte strategico-programmatica per lo sviluppo di una green economy. Il processo di elaborazione partecipata ha coinvolto tra il 2012 e il 2013 più di 4000 stakeholder.
Il Consiglio ha indirizzato le sue proposte ai Ministri dell'Ambiente e dello Sviluppo economico, al Presidente del Consiglio e al Sottosegretario con delega agli Affari europei, ed ai Presidenti delle Commissioni Ambiente e Attività produttive di Camera e Senato.
I sei punti programmatici:
Sulla fiscalità ecologica, "le misure europee -afferma il Cnge- sono utili sia per migliorare l'efficacia delle politiche ambientali, sia per alleggerire la pressione fiscale sul lavoro e sulle imprese". Il Consiglio nazionale della green economy propone, tra l'altro, di dare quindi "attuazione pratica alle ripetute indicazioni -provenienti dall'Ocse e dalla Ue stessa, per identificare e rimuovere i sussidi pubblici dannosi per l'ambiente attualmente esistenti, e di dare attuazione agli indirizzi di contabilità ambientale per misurare il valore del capitale naturale e dei servizi eco-sistemici, per quantificare il costo economico del loro deterioramento".
La proposta sulla fiscalità ambientale mira anche a "integrare la contabilità ambientale nei processi e nei conteggi economici e di bilancio ed a varare un programma di riforma della fiscalità generale integrato con quella ambientale che sia incentrato su uno spostamento significativo della tassazione dal lavoro all'ambiente, almeno 10 punti di gettito in 5 anni". E ancora. Il Consiglio della Green Economy propone anche di "promuovere una valutazione dell'efficacia degli strumenti fiscali e parafiscali attualmente operanti a livello europeo, a cominciare dall'Ets per i grandi impianti e dall'Euro-Vignette".
Sul fronte del clima e dell'energia, inoltre, il Consiglio Nazionale della Green Economy propone a Governo e Parlamento di "sostenere incisive misure europee con l'identificazione di tre target distinti -ambiziosi e legalmente vincolanti- per le emissioni di gas serra, le fonti rinnovabili e l'efficienza energetica e la ripartizione degli impegni tra gli Stati Membri attraverso un meccanismo di burden sharing che includa anche meccanismi periodici di verifica dei risultati associati a sistemi premiali o sanzionatori". Ma non solo.
Nell'ambito del pacchetto di proposte, il Consiglio Nazionale della Green Economy sollecita l'esecutivo ed il Parlamento a "promuovere modelli di agricoltura sostenibile e di qualità nell'ambito della nuova Pac portando a termine la revisione del regolamento sulla produzione biologica", a "sostenere un'iniziativa europea per il riutilizzo delle acque reflue", ad "affrontare i nodi aperti a livello europeo in materia di rifiuti dando attuazione alle linee guida europee per la prevenzione della produzione dei rifiuti". Il Cnge, sempre in vista del semestre europeo, propone anche di "rafforzare a livello europeo le politiche per una green economy dando seguito alla Comunicazione della Commissione europea sulla creazione di posti di lavoro nell'economia 'verde' di prossima adozione".