Roma: l' "emergenza" rifiuti dal tweet di Vespa al Premio dei Comuni Ricicloni
Roma è nell'occhio del ciclone per la drammatica situazione dei rifiuti. A denunciare il problema non soltanto i cittadini ma anche giornalisti come Bruno Vespa. E intanto il Garante sugli scioperi chiede accertamenti all'Ama
09 July, 2014
Vespa, Alemanno, Cerroni. E poi il Garante degli scioperi e il Codacons. Ma soprattutto i cittadini romani. Il problema rifiuti della Capitale questi giorni è sulla bocca di tutti e sta venendo a galla in maniera sempre più evidente: sacchi dell'immondizia affollano non solo gli impianti e le discariche ma anche le strade, con un’emergenza che sta destando lo scontento e la rabbia di tanti.
Questa volta a scatenare gli animi non sono le foto che da mesi i romani pubblicano sui social network e inviano al sindaco Ignazio Marino e alla sua giunta, ma il tweet di Bruno Vespa che il 6 luglio ha scritto “A San Pietroburgo,5 milioni di abitanti,non ho visto un solo rifiuto sulla strada. Mi sono vergognato di abitare a Roma. @ignaziomarino”. Considerazione che ha avuto pronta risposta da parte del sindaco Marino: “Purtroppo negli ultimi cinquant’anni nulla è stato fatto per togliere ad un monopolista privato la gestione dei rifiuti che era basata sulla grande buca della discarica di Malagrotta dove veniva buttato di tutto, dal materasso al frigorifero. Sono sorpreso che un osservatore attento come Bruno Vespa in questi cinquant’anni non se ne sia accorto e sarebbe interessante che ci dedicasse una sua trasmissione”.
A dire la sua, allora, è arrivato anche l'ex sindaco di Roma, Gianni Alemanno, che in una nota su Facebook si è prontamente schierato dalla parte del giornalista Rai: “È difficile non dare ragione a Bruno Vespa, la situazione della raccolta dei rifiuti, sempre difficile per una città come Roma, sta diventando in questi mesi sempre peggiore. Il problema non è solo il funzionamento dell’Ama ma la mancanza di un piano rifiuti da parte della Regione Lazio che continua a rinviare questo drammatico problema. Marino sta lasciando andare Ama alla deriva e, contemporaneamente, non ha il coraggio politico di denunciare l’inerzia della Regione. In queste condizioni a Roma può esplodere l’emergenza rifiuti da un momento all’altro e il sindaco Marino se ne deve rendere conto”. Alemanno comunque fino ad un anno fa sedeva in Campidoglio ed è difficile credere che la malagestione dei rifiuti sia da imputare ad un solo anno di Giunta Marino.
Non è mancato l'intervento di Manlio Cerroni, il patron di Malagrotta e dalla Co.La.Ri, accusato insieme ad altre 6 persone di associazione a delinquere finalizzata ai rifiuti: “Quando Malagrotta era aperta non c'era nessun problema". E rispondendo al sindaco: "Di questo ritornello, puramente demagogico, caro sindaco, della 'buca' del 'monopolista', non se ne può più! Ha stufato, perché non è vero e non ha nulla a che vedere con la vergogna di cui parla Vespa!”.
Nel frattempo, l'Autorità di garanzia per gli scioperi ha scritto ai vertici di Ama Roma Spa, chiedendo di essere informato sulla questione relativa al servizio di smaltimento dei rifiuti urbani nella città di Roma. “L'Autorità riceve, da diversi mesi, numerose lamentele da parte dei cittadini utenti, che denunciano lo stato di crisi in cui versa il servizio di smaltimento deirifiuti urbani nella città di Roma (soprattutto con riferimento ad alcuni quartieri della Capitale)”, si legge nella lettera inviata al Presidente e Amministratore Delegato Daniele Fortini. “Alla luce delle competenze istituzionali che ci derivano espressamente dalla legge n. 146 del 1990, e successive modificazioni, La invito, pertanto, a fornire, con cortese urgenza, adeguate informazioni in ordine ad eventuali situazioni conflittuali che si manifestano all'interno dell'Azienda (leggi assenteismo, ndr), dalle quali possa scaturire, in qualche modo, il danno all'utenza, in un settore, peraltro, particolarmente delicato, in quanto riconducibile alla salvaguardia dei diritti fondamentali delle persone". Il Codacons si accoda presentando un esposto per omissione di atti d'ufficio nei confronti dei medici che hanno rilasciato eventuali permessi facili agli operatori Ama.
Un altro colpo per il sindaco che replica: “Sono stanco e arrabbiato di questa situazione: è vero che abbiamo chiuso la discarica di Malagrotta ma adesso Ama deve funzionare meglio. Abbiamo un 18% di assenteismo che è inaccettabile, così come è inaccettabile che i dirigenti non controllino i dipendenti. Credo sia venuto il momento di far saltare qualche testa”.
Dal fronte cittadino intanto, ogni giorno arrivano denunce dai quartieri per la mancata raccolta dei sacchetti e il degrado delle strade, e nel Municipio V è partita una raccolta firme per chiedere un’immediata bonifica della situazione di degrado igienico-sanitario e il rispetto del contratto di servizio da parte di Ama. Ciò non toglie, i cittadini in primis lo affermano, che la consapevolezza e la cura della propria città deve essere alla base di ogni azione, soprattutto in una città grande e popolata come Roma. Lealtà e civiltà non devono essere caratteristiche solamente di chi amministra, ma anche e soprattutto di chi vive la città.
Al di là di ogni critica e osservazione, il problema c'è e va affrontato. E la Giunta di questo ne è consapevole: l'assessore all'Ambiente Estella Marino proprio nei giorni scorsi ha svolto dei sopralluoghi per la città insieme all'Ad e Presidente dell'Ama Daniele Fortini, constatando le difficoltà della raccolta dei rifiuti e ribadendo il problema: “La Capitale conta 2,8 milioni di residenti ma, a conti fatti, sono 4 milioni gli abitanti che ogni giorno producono migliaia di tonnellate di rifiuti. Abbiamo 4 TMB che sono in grado di trattare 3.000 tonnellate al giorno, cioè quanto Roma produce quotidianamente. Ma ogni volta che avviene un guasto ad una linea, che c'è una minima sovrapproduzione di rifiuti, che ci sono due giorni di festa consecutivi, gli impianti sono sovraccarichi, i camion non riescono a scaricare e per questo non ripartono per il giro di raccolta e rimangono i rifiuti in strada”.
Le soluzioni?
Daniele Fortini ha annunciato il piano, da 200 milioni di euro in 3 anni, per riconvertire gli impianti di trattamento meccanico biologico di Ama in ecodistretti, cittadelle industriali dove il rifiuto si trasforma in prodotto che porta soldi. Estella Marino ribadisce che “Roma ha senz'altro bisogno di una nuova impiantistica” e ricorda “che la Giunta sta puntando con tutte le forze alla raccolta differenziata, i cui risultati cominciano a vedersi in alcuni quartieri”.
Un piccolo segnale di cambiamento intanto è arrivato ieri nel corso della premiazione dei Comuni Ricicloni: l’Asso Bioplastiche ha premiato l’Assessore Estella Marino per aver reso obbligatorio l’utilizzo di piatti e posate compostabili nelle mense capitoline. “Ricevere il Premio di Asso Bioplastiche all’interno dell’Edizione 2014 del Concorso dei Comuni Ricicloni è un importante segnale per la Capitale”, ha commentato Estella Marino. “È un riconoscimento alle politiche perseguite e alla direzione intrapresa sul tema della riduzione dei rifiuti e un incoraggiamento in un momento in cui Roma sta vivendo un importante passaggio per il cambiamento della gestione del ciclo dei rifiuti che punta proprio su riduzione, riuso e riciclo”.