Puglia, lamentele per l'assenza di impianti di compostaggio. Nicastro: "Non disponibili i comuni"
Dal territorio leccese, che è uno dei più attivi nel lamentare l'assenza di impianti di compostaggio, non è mai giunta agli uffici regionali una disponibilità per l'allocazione di un impianto da finanziare attraverso la procedura negoziale prevista nell'azione 2.5.2 linea di intervento 2.5 del PO FESR 2007-2013
23 July, 2014
L'assessore all'ambiente Nicastro: "Chi si lamenta, ha mai presentato un progetto? Ho sempre dato per scontato che fosse chiaro per tutti un concetto. La differenziata è differenziata se i materiali separati non finiscono in discarica. Altrimenti è semplicemente uno spreco di denaro pubblico su cui i cittadini dovrebbero essere informati
Davo anche per scontato che fosse chiaro un altro concetto: dal territorio leccese che è uno dei più attivi nel lamentare l'assenza di impianti di compostaggio non è mai giunta agli uffici regionali una disponibilità per l'allocazione di un impianto da finanziare attraverso la procedura negoziale prevista nell'azione 2.5.2 linea di intervento 2.5 del PO FESR 2007-2013. Sarebbe interessante che i sindaci che lamentano la pressione dell'ecotassa a causa della mancanza di impianti di compostaggio chiedessero conto ai presidenti degli Ato che hanno gestito la materia fino a qualche mese fa”.
Così l'Assessore alla Qualità dell'Ambiente della Regione Puglia, Lorenzo Nicastro.
“La Regione ha avviato un tavolo permanente tra Oga e compostatori per la gestione dei flussi verso gli impianti in maniera tale da utilizzare al massimo le disponibilità in attesa che partano nuovi impianti in fase di progettazione e realizzazione.
Peraltro ha anche stanziato 12,5 mln di euro per il compostaggio di comunità rivolto ai comuni con un massimo di 4mila abitanti.
Dall'altro lato spesso notiamo invece la tendenza a sollevare i problemi, addossando responsabilità agli altri enti e rimanendo in attesa di affondare il colpo ad ogni passaggio: un esempio per tutti – conclude Nicastro rivolgendosi al sindaco di Corigliano – è quello della vecchia discarica su cui il sindaco Fiore ha costruito una crociata personale. Peccato però che non abbia anche dato seguito amministrativo a questa volontà di definizione del procedimento nel momento in cui con i fondi erano disponibili ed il progetto di chiusura definitiva dell'impianto pronto.
Per mesi l'ufficio bonifiche del mio assessorato ha atteso risposta fino al punto che, per rispondere alle istanze dei cittadini di Corigliano che chiedono la soluzione di quell'annoso problema e per evitare che andassero persi i fondi, abbiamo dovuto esercitare i poteri sostitutivi avviando l'iter con l'ufficio lavori pubblici della Regione”.
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