Fori Imperiali, Tar respinge ricorso contro pedonalizzazione
Respinto il ricorso di abitanti e commercianti del I Municipio di Roma contro la pedonalizzazione di Via dei Fori Imperiali. Per il sindaco è "un'ottima notizia" e intende proseguire su questa linea: "la nostra amministrazione ha scelto i monumenti"
08 August, 2014
Il Tar del Lazio ha respinto il ricorso presentato da alcuni abitanti e commercianti di Via Labicana e di Via Merulana contro la pedonalizzazione di via dei Fori Imperiali, nel tratto compreso tra Largo Corrado Ricci e il Colosseo decisa dal sindaco Ignazio Marino e avviata il 3 agosto 2013. “È un'ottima notizia”, ha commentato il primo cittadino. “Liberare lo spazio pubblico dalle auto, disciplinare l’arredo delle piazze, svelare la bellezza dei monumenti, rimettere al centro i cittadini e la loro qualità della vita, era ed è un obiettivo di questa amministrazione”. Gli atti impugnati dal ricorso, adottati in un primo periodo in via sperimentale e successivamente in via definitiva - spiega una nota del Campidoglio - contestavano l’approvazione del nuovo assetto della viabilità cittadina conseguente alla riqualificazione di via dei Fori Imperiali finalizzata all’avvio della progressiva pedonalizzazione della zona, puntualmente delimitata. Accogliendo tutte le eccezioni sollevate dall’Avvocatura comunale, i giudici amministrativi hanno ritenuto che il lavoro preparatorio svolto dagli uffici competenti di Roma Capitale non fosse “né lacunoso, né superficiale” ai fini della scelta dell’Amministrazione che prevedeva la pedonalizzazione di via dei Fori Imperiali e un nuovo sistema di viabilità nelle zone limitrofe.
Il Tar ha anche rigettato la censura secondo la quale la nuova disciplina stradale, eliminando le auto in sosta lungo i marciapiedi di Via Labicana, avrebbe determinato un pericolo per i pedoni. Il Tar ha osservato come la “barriera” di autovetture, ipoteticamente protettiva dei pedoni, non costituisce un elemento immutabile nel momento in cui sia adottata una nuova disciplina del traffico. Per il Tar, infatti, la sicurezza dei pedoni non è necessariamente garantita dalla previsione di aree parallele ai marciapiedi destinate alla sosta dei veicoli.
“I Fori Imperiali e il Colosseo sono patrimonio dell’umanità ed è nostro dovere tutelarli e valorizzarli”, ha aggiunto Marino, ricordando che dal 28 giugno al 31 agosto la circolazione sul tratto compreso tra largo Corrado Ricci e piazza del Colosseo è consentita solo a bici e autobus; inoltre il tratto tra Piazza Venezia e largo Corrado Ricci è chiuso 24 ore su 24 al traffico privato. Senza dimenticare che dal 4 agosto è pedonalizzata anche piazza di Spagna. “Le chiusure di strade e piazze sono stati fin qui frutto di concertazione e dialogo con i cittadini, i commercianti, le associazioni di quartiere”, ha ribadito il sindaco, nonostante in tutte le occasioni non sono mancate le polemiche.
Ma Marino non si scoraggia: “Ritengo che Roma non sia sola, perché sono tante le città che hanno fatto delle pedonalizzazioni e della valorizzazione degli spazi pubblici un punto di orgoglio e di governo. Penso a piazza Duomo a Firenze, piazza Plebiscito a Napoli, al Duomo di Milano o a piazza Castello a Torino, o ancora a centri come Lucca, Padova e Palermo. Abbiamo una città, Roma, invidiata da tutto il pianeta. Preservarla da inquinamento e rumore è l'unico modo per assicurarle un futuro: insomma, si tratta di fare una scelta tra le auto e i monumenti, questa amministrazione ha scelto i monumenti".