Bocciatura controsenso ciclabile: Milano, Torino e Bologna scrivono al Ministro Lupi
Controsenso ciclabile. Dopo la bocciatura in Commissione Camera, gli assessori alla Mobilità di Milano, Torino e Bologna scrivono al Ministro dei Trasporti e chiedono la revisione di una decisione che, in tema di nuova mobilità, allontanerebbe le città italiane dall'Europa. Ecco la lettera integrale firmata da Maran, Lubatti e Colombo
11 August, 2014
In seguito alla bocciatura in Commissione Trasporti della Camera dei Deputati della proposta di introdurre il controsenso ciclabile nel Codice della Strada, gli assessori alla Mobilità dei Comuni di Milano, Torino e Bologna scrivono congiuntamente al Ministro dei Trasporti Lupi.
La richiesta è di una revisione della decisione portando come esempio il grande aumento dell’utilizzo delle biciclette nelle città, con la proposta di un incontro per chiarire la posizione dei Comuni.
Ecco il testo integrale della lettera scritta daglii assessori alla Mobilità dei Comuni di Milano (Pierfrancesco Maran), Torino (Claudio Lubatti) e Bologna (Andrea Colombo).
"Al Signor Ministro
Maurizio LUPI
Ministero delle Infrastrutture e Trasporti
Caro Ministro,
la riforma del Codice della Strada è un momento fondamentale per colmare il divario normativo tra il nostro paese e il resto d’Europa in termini di mobilità nuova. La riforma è l’occasione per introdurre anche in Italia quelle azioni finalizzate a facilitare e rendere più efficaci gli interventi a favore della ciclabilità in ambito urbano, che trovano un grande freno proprio nell'attuale corpus normativo, e per armonizzare la normativa nazionale con quella di molte altre realtà europee.
Il senso unico eccetto bici, le case avanzate, la svolta continua a destra, l’apertura delle corsie dei mezzi pubblici alle biciclette, le zone 30 sono tutte azioni diffuse da tempo in quasi tutti i paesi europei e hanno dimostrato con la pratica la propria efficacia sia per favorire l’aumento del numero di ciclisti, sia, cosa ancora più importante, per garantire la sicurezza di chi si sposta in bicicletta.
Sono questi tra i temi che dobbiamo affrontare ogni giorno come assessori e che
abbiamo anche sottoposto al Ministero come Anci. Rinunciare anche solo a sperimentare queste azioni vuol dire fingere di ignorare una serie di pratiche già ampiamente diffuse nelle nostre città e rinunciare a normarle correttamente affinché siano praticate in piena sicurezza. Perdere l’occasione di innovare la nostra mobilità non può che aumentare il preoccupante ritardo con il quale l’Italia sta perseguendo una delle politiche che la comunità europea riconosce tra le più importanti al fine del raggiungimento degli obiettivi assunti in tema di sostenibilità; ritardo che sappiamo essere imputabile anche all'arretratezza del suo attuale apparato normativo.
Ci auguriamo che la bocciatura avvenuta in sede di Commissione della Camera del
senso unico eccetto bici non significhi dover rinunciare al contributo che anche l’Italia è chiamata a fornire per il raggiungimento degli obiettivi comunitari della sostenibilità, ma sia anzi l'occasione per riflettere su questo errore e consentire nei passaggi successivi un voto favorevole, maturo e consapevole.
Chiediamo pertanto una revisione della decisione, rendendoci disponibili per un
audizione specifica dove avremo modo di dettagliare le nostre posizioni e motivare raccontando la quotidiana rivoluzione culturale che è in corso nelle nostre città in tema di mobilità e che il Parlamento non può ignorare.
Claudio Lubatti
Assessore Viabilità,Infrastrutture, Trasporti, Mobilità e Politiche per l'Area Metropolitana Comune di Torino
Pierfrancesco Maran
Assessore alla Mobilità, Ambiente, Metropolitane, Acqua pubblica, Energia Comune di Milano
Andrea Colombo
Assessore Mobilità e Trasporti Comune di Bologna"