L’Atac è bike friendly. Ma l’autista non lo sa
Abbiamo sperimentato a Roma il servizio bike friendly dell’Atac trasportando una bicicletta a bordo di un autobus. Tutto semplice? Non proprio...a partire dall’autista disinformato
28 August, 2014
Doveva essere una cosa semplice e innovativa: salire in bici sull'autobus. Non un autobus qualunque, sia chiaro. Ma uno di quelli “bike friendly” proposti da Atac a inizio agosto per sperimentare un servizio di intermodalità che andrà avanti sicuramente fino al 31 dicembre 2014. Per tutto il mese di agosto infatti è stato possibile salire con la propria bici su 15 linee di superficie (tra bus e tram), mentre da settembre in poi le stesse linee saranno accessibili ad orari stabiliti. Stesso discorso per la metro e la Roma-Lido (qui per tutti i dettagli e per il regolamento Atac).
Abbiamo dunque sperimentato, noi di Eco dalle Città, il viaggio in autobus con una bicicletta, per vedere e capire come funziona. Abbiamo scelto il 412, con partenza dal capolinea in via Olevano Romano. Dopo aver controllato che anche la palina del capolinea avesse applicato l'adesivo con una bicicletta su fondo bianco che indica orari e modalità di trasporto della bici sul bus, ci avviciniamo all'autista dell'autobus fermo al capolinea.
“Posso salire con la bici, giusto?”. Un secco “no, assolutamente no” è l'unica risposta che riceviamo. Certo, il personale Atac può decidere di non ammettere a bordo i ciclisti qualora – ad esempio – la bici sia sporca oppure l'autobus sia affollato. O ancora, l'area attrezzata per le persone con disabilità sia legittimamente occupata da chi ne ha necessità: lì infatti teoricamente i ciclisti potrebbero mettere la bicicletta. Eppure l'autobus è vuoto, ci sono appena 3 persone a bordo, la bici è pulita e l'area attrezzata è libera. Inspiegabile dunque il “no” dell'autista.
“Ma questa è una delle linee bike friendly, come deciso dall'Atac. Può verificarlo sul tabellone dell'autobus”, rispondiamo tranquillamente. “Non ne so niente”, dice l'autista, provando a chiamare qualche collega per avere delucidazioni.
Dopo un paio di minuti di attesa, l'autista scende dal bus. “Non riesco a parlare con il collega. Fatemi vedere questo avviso”. Fortunatamente l'avviso sulla palina della fermata è chiaro e preciso e recita: “Linea Bike Friendly – Orari giorni feriali da inizio servizio fino alle 7.00, dalle 10.00 alle 12.00, dalle 20.00 a fine servizio. Orari giorni festivi e Agosto da inizio a fine servizio”. Insomma, non ci sono dubbi e l'autista ci permette finalmente di salire.
Ovviamente salire con la bici sull'autobus significa metterla al posto riservato ai disabili: non ci sono stalli o sostegni appositi. Viaggiare in bici con il bus quindi non si rivela del tutto una passeggiata. E a voler essere sinceri, neanche così utile a meno che non si compia un tragitto difficoltoso per le biciclette, le condizioni atmosferiche siano avverse o peggio si abbiano danni alla bici stessa. Più utile sembra essere invece il trasporto della pieghevole a bordo del bus (tutti i giorni a tutte le ore) o quello sulla metro, che tanti ciclisti sperano venga migliorato e permesso in fasce orarie più ampie.