Torino, nasce il giardino condiviso di quartiere a Nizza-Millefonti | Video e foto
A sud di Torino, nel quartiere Nizza-Millefonti, sta sorgendo un giardino condiviso grazie all'attività e alla volontà dei residenti della zona di riqualificare un'area verde da tempo abbandonata all'incuria e al degrado. Abbiamo incontrato il prmotore dell'iniziativa e i cittadini coinvolti nel progetto
03 September, 2014
di Angela Conversano e Bruno Casula
A Torino, nel quartiere Nizza-Millefonti, sta sorgendo un giardino condiviso. Uno spazio verde di cui i cittadini si prendono cura in prima persona. Si tratta dell'area compresa tra il piccolo polmone verde di via Tommaso Villa, all'angolo con via Onorato Vigliani, e i binari della ferrovia, che per molto tempo era stata abbandonata all'incuria diventando quasi un “boschetto” , ma soprattutto una vera e propria pattumiera a cielo aperto. Adesso, dopo grandi pulizie, la cura delle piante “salvate” e la sistemazione del terreno, il degrado ha lasciato il posto ad un giardino in fase ancora embrionale ma pronto a fiorire rigoglioso.
Eco dalle Città ha incontrato Cesare Carbonari, consigliere della circoscrizione 9, che ha avuto l'iniziativa di coinvolgere gli abitanti della zona per riqualificare lo spazio. “Abbiamo iniziato il primo luglio ed è stata un'esperienza fantastica”.
Armati di zappe, rastrelliere, setacci, nonché di “tute da ris” per le fasi di pulizia più impegnative, nel giro di due mesi i cittadini hanno completamente trasformato l'area: raccolta la parte più cospicua di rifiuti abbandonati - vetro, plastica, ma anche coltelli, siringhe e portafogli rubati dal mercato di piazza Bengasi - ora c'è un terreno pulito, su cui ogni giorno si alternano a lavorare diverse persone. L'idea è quella di far nascere un roseto, “bello non solo per chi frequenta la zona – dice Carbonari - ma anche per i passeggeri dei treni in arrivo a Torino che spesso si fermano proprio a quest'altezza. Sarebbe un bel modo per accoglierli in città”. In effetti l'area in questione appartiene a Trenitalia, quindi perché il progetto del roseto possa poi evolversi in un progetto ambientale di coltivazione di fiori, questa l'intenzione di Carbonari, bisognerà che la società ne conceda l'affidamento alla circoscrizione 9.